La scuola è stata duramente colpita dall’alluvione, e proprio da una scuola accogliente deve proseguire la ricostruzione, che è già partita: lo chiede la Regione al Governo, oggi in Romagna col ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Che in mattinata è stato in Emilia-Romagna per fare visita ad alcune scuole interessate da alluvione delle province di Forlì-Cesena e di Ravenna. Ad accompagnarlo, l’assessora regionale alla Scuola, Paola Salomoni, e il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, Stefano Versari.
Primo appuntamento nell’aula magna del Polo tecnico professionale ‘Compagnoni Marconi’ a Lugo di Romagna, dove il ministro ha incontrato i dirigenti scolastici della provincia di Ravenna. La seconda tappa si è svolta nell’Istituto Comprensivo n. 5 ‘Tina Gori’ di Forlì, anche in questo caso insieme ai dirigenti scolastici della provincia di Forlì-Cesena. In entrambe le occasioni erano presenti gli amministratori del territorio, a partire dai sindaci, che hanno raccontato le difficoltà che stanno affrontando e la necessità di risorse, in un confronto chiaro ma sempre molto collaborativo.
Gravissimi i danni inferti al territorio dagli eventi atmosferici di maggio, ma altrettanto grande la forza d’animo di una popolazione che si è subito rimboccata le maniche per ritornare quanto prima alla normalità: durante gli incontri sono stati mostrati video e fotografie a dimostrazione dell’impegno immediato profuso per ripulire gli edifici scolastici nel minor tempo possibile. Un impegno per il quale Valditara ha voluto ringraziare il personale scolastico, sottolineando come il suo ministero sia stato il primo ad attivarsi per individuare risorse e garantire il sostegno alle comunità colpite.
“Ringraziamo il ministro per essere venuto in Romagna per toccare con mano le grandi problematicità che stanno incontrando questi territori- ha affermato l’assessora Salomoni-. Abbiamo colto l’occasione per ribadire al ministro come sia fondamentale sostenere gli Enti locali chiamati a intervenire per ripristinare gli edifici scolastici, e al tempo stesso garantire il personale necessario a mantenere in servizio le scuole nei centri abitati più disagiati, come quelli di montagna o delle aree interne, che dopo i gravi danni subiti da strade e case sono ancora di più a rischio spopolamento”.
Altro punto discusso con il ministro, le difficoltà nell’attuare l’ordinanza ministeriale che esenta gli studenti delle aree alluvionate dal sostenere le prove scritte degli esami di Stato.
“Come famiglie e studenti, anche i sindacati, presenti oggi davanti all’istituto di Forlì e tutto il mondo della scuola chiedono azioni correttive. Condividiamo l’idea di sostenere i ragazzi e le ragazze che stanno vivendo giorni difficili- chiude Salomoni- ma la possibilità di non sostenere le prove scritte dovrebbe essere una scelta degli studenti più che una imposizione”.