Continua l’attività di assistenza alla popolazione coinvolta nelle alluvioni e le frane che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 826 (10 in più di ieri) di cui 73 minori: 412 nella provincia di Ravenna, 254 in quella di Forlì-Cesena, 159 nella Città metropolitana di Bologna e una sola persona in carico nella provincia di Ferrara
Restano 726 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 316 in modo parziale e 410 totalmente.
Il quadro più aggiornato disponibile della situazione frane conta al momento 936 frane principali, numero invariato rispetto a quelle rilevate fino a ieri.
Meteo
Per la giornata di lunedì 5 giugno è prevista allerta arancione per criticità idraulica (piene dei fiumi) su bassa collina, pianura, costa romagnola e pianura bolognese, oltre che per frane e piene dei corsi d’acqua minori sull’alta collina romagnola.
In tutto il settore collinare centro-orientale permane la possibilità di evoluzione dei dissesti che si sono innescati nelle ultime settimane: è infatti Allerta Gialla per frane e piene dei corsi d’acqua minori sulla bassa collina, la pianura romagnola e la collina bolognese, mentre sulla collina emiliana centrale, in particolare nel Reggiano, il codice colore giallo è dovuto alla situazione localizzata della frana di Ca’ Lita nel Comune di Baiso che si è riattivata e alle potenziali criticità legate alla viabilità provinciale.
Allerta Gialla per criticità idraulica sull’alta collina romagnola e sulla collina bolognese.
Allerta Gialla per temporali su tutta la regione che potranno essere di forte intensità con possibili effetti e danni associati (grandine, raffiche di vento, fulmini). Nelle aree interessate da temporali potranno verificarsi rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua, ruscellamenti lungo i versanti e localizzati fenomeni franosi. Nel settore romagnolo pedecollinare e di pianura gli incrementi dei livelli idrometrici nei corsi d’acqua potrebbero interessare le aree golenali e le arginature.
Permangono condizioni di criticità localizzate nella pianura bolognese (con particolare riferimento ai territori di Medicina, Molinella e Budrio), ravennate e forlivese, per la difficoltà di smaltimento delle acque che gravano sul reticolo secondario e di bonifica, e per possibili problemi di tenuta arginale, che potrebbero interessare anche il reticolo principale.
Volontari
Sono 1.467 i volontari di Protezione civile impegnati al momento per affrontare le conseguenze dell’emergenza: 570 provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, 305 dall’Emilia-Romagna e 592 dalle colonne mobili di altre Regioni.
Considerando anche le 75 unità tra personale tecnico, amministrativo e di polizia locale provenienti dalle amministrazioni di Bari, Firenze, Genova, Milano, Roma, Venezia, Parma, Castelbaldo (Pd) e dislocate attraverso l’Associazione nazionale Comuni italiani a supporto dei comuni alluvionati, gli operatori sul campo arrivano a 1.542 unità.
Sono invece rientrati ieri gli ultimi volontari europei attivati nell’ambito del meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile), provenienti da Slovacchia e Belgio.
Numero Verde
5.419 le chiamate arrivate a oggi al numero verde 800024662, messo a disposizione dalla Regione, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20. La maggior parte delle telefonate riguarda la richiesta di informazioni su come fornire aiuto alla popolazione colpita dall’alluvione.