Per dare ulteriore seguito al positivo e fruttuoso percorso sinergico già instaurato e consolidato con il precedente accordo stipulato nel dicembre 2017 con la Polizia Postale, il Rettore Giovanni Molari e la dirigente del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale e delle Comunicazioni per l’Emilia Romagna (C.O.S.C.) Alessandra Belardini, alla presenza del Questore di Bologna Isabella Fusiello, autorità provinciale di pubblica sicurezza, hanno siglato stamattina un protocollo d’intesa della durata di tre anni per sviluppare insieme attività che possano prevenire e contrastare attacchi informatici e fronteggiare tempestivamente situazioni di emergenza, minacce ed incidenti a danno della regolarità del funzionamento dell’infrastruttura tecnologica dell’Ateneo.
Per le proprie peculiari caratteristiche, i sistemi informatici e delle reti telematiche di supporto alle funzioni istituzionali dell’Università di Bologna si collocano fra le infrastrutture sensibili per il Paese per l’elevata estensione del sistema nel suo complesso (nelle sue diverse articolazioni che comprendono 32 Dipartimenti, 12 Centri di Ricerca e Formazione e 4 Campus dislocati in Romagna), per il prestigio dell’Istituzione che la rende un soggetto molto appetibile per tentare frodi o attacchi e per la sensibilità dei dati da tutelare (dati di ricerca, dati personali di cittadini e studenti internazionali, riferibili ad almeno n. 90.291 studentesse e studenti nonché n. 5.882 dipendenti, e dati di interesse storico, artistico e culturale).
In attuazione del principio di sicurezza partecipata, l’obiettivo della collaborazione tra l’Università di Bologna e la Polizia Postale ER è principalmente quello di condividere e analizzare tempestivamente le informazioni per prevenire e contrastare attacchi o danneggiamenti alle infrastrutture informatiche e segnalare le emergenze relative a vulnerabilità, minacce ed incidenti a danno della regolarità dei servizi di telecomunicazione. In base all’accordo, si potranno anche sviluppare attività formative congiunte sui sistemi e sulle tecnologie informatiche utilizzate, sulle procedure di intervento contro gli accessi illeciti e i fenomeni delittuosi.
Il Questore della provincia di Bologna, presente alla firma, auspica che l’intesa raggiunta possa essere un ulteriore tassello in un contesto di relazioni sempre più stringenti con le molteplici realtà territoriali che si rendono quotidianamente protagoniste di nuove forme di sicurezza partecipata.
“L’Ateneo intende assicurare il più elevato livello di protezione del suo patrimonio informativo, nonché minimizzare gli effetti negativi di eventuali incidenti di sicurezza ad esempio connessi all’interruzione di servizi e all’indebita sottrazione di informazioni. – afferma il Rettore Giovanni Molari – L’accordo è di fondamentale importanza per creare sinergia e canali celeri di comunicazione delle informazioni che possano reciprocamente determinare la messa in atto, in via preventiva o in via di immediata messa in sicurezza, di accorgimenti o attività che tutelino le attività istituzionali dell’Ateneo e la sicurezza del sistema telematico nazionale. Siamo certi che questa collaborazione in continuità con quella precedente ci permetterà di incrementare i livelli di prevenzione e contrasto dei crimini informatici”.
La Dirigente del C.O.S.C. esprime la propria soddisfazione ed aggiunge: “la sinergia tra le Istituzioni è la chiave di volta per il consolidamento di best practices necessarie non soltanto a scongiurare attacchi informatici, ma anche a creare una rete solida per la formazione del fattore umano, e contribuire così alla crescita virtuosa e fattuale alle attività dell’ateneo”.