Nella mattinata odierna la Squadra Mobile di Bologna, nell’ambito di mirati servizi “Alto Impatto” disposti dalla Direzione Centrale Anticrimine – Servizio Centrale Operativo, ha eseguito numerose perquisizioni d’iniziativa presso varie comunità ospitanti minori dislocate in città ed in provincia.
Dette perquisizioni trovano fondamento tanto sulle segnalazioni di alcuni dei responsabili di dette comunità, quanto sugli spunti investigativi acquisiti dalla Polizia di Stato a seguito del verificarsi di episodi delittuosi, così come su una analisi minuziosa di vari profili social in cui veniva evidenziato in modo plateale la disponibilità di armi da parte di alcuni ragazzi minorenni; dunque le attività sono state finalizzate a rinvenire ed eventualmente sequestrare varie tipologie di armi, in particolare coltelli o pistole, che sovente risultano essere utilizzate per perpetrare rapine o furti aggravati.
Negli ultimi mesi difatti le attività investigative svolte dalla Polizia di Stato su vari episodi delittuosi, che hanno interessato la città di Bologna, hanno consentito di individuare i responsabili proprio in minori ospiti presso le varie comunità dislocate nella provincia di Bologna.
Nel solo periodo gennaio-giugno 2024 la Polizia di Stato ha eseguito complessivamente 8 fermi d’iniziativa per i reati di omicidio, di tentato omicidio e di rapina. Sei minori sono stati arrestati in flagranza di reato per rapina, altri 52 minori sono stati denunciati in stato di libertà per i reati di spaccio, rapina, lesioni, porto di armi improprie, ricettazione, minacce, furto e resistenza a Pubblico Ufficiale.
I paesi di provenienza dei minori coinvolti in dette attività investigative sono il Marocco, la Tunisia, l’Egitto e l’Albania.
Nel concreto sono state svolte perquisizioni presso 15 comunità, di cui 12 a Bologna, 2 a Valsamoggia ed una a Monghidoro, e sono stati controllati nr. 206 minori.
Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati vari computer portatili, 12 cellulari, monopattini, 2 mazze da baseball, 6 cacciaviti, 5 coltelli di media dimensione, nonché sostanza stupefacente, in particolare hashish.
Rintracciati all’interno di alcune comunità cinque ragazzi che non avevano titolo per accedervi.
Oltre 200 uomini e donne della Polizia di Stato sono stati impiegati in dette perquisizioni fra operatori della Squadra Mobile, dei Reparti Prevenzione Crimine provenienti da varie città d’Italia, personale del Gabinetto Regionale Polizia Scientifica e vari contingenti del Reparto Mobile.