I Carabinieri della Stazione di Castel Guelfo hanno eseguito una misura cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna nei confronti di un 38enne italiano, disoccupato e con precedenti di polizia, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e lesione personale. I fatti sono iniziati la sera del 19 settembre scorso, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Imola hanno ricevuto la telefonata di un cittadino che riferiva di aver udito delle urla provenienti da un appartamento e riconducibili a una lite domestica.
All’arrivo dei Carabinieri, una donna, italiana sulla trentina, ha riferito di essere stata presa a schiaffi dal compagno che si era allontanato con i due figli minorenni. Nella circostanza, i Carabinieri hanno rintracciato il soggetto, identificandolo nel 38enne italiano, unitamente ai figli minorenni che si presentavano in buone condizioni di salute. Dopo altri mesi di sopportazioni, lo scorso gennaio, la donna ha deciso che era arrivato il momento di chiedere aiuto ai Carabinieri, così si è presentata in caserma e ha sporto denuncia, raccontando una serie di episodi accaduti nell’ultimo anno.
Durante gli accertamenti, è emerso che il 38enne avrebbe aggredito la compagna con spintoni, strattonamenti, schiaffi, calci e ginocchiate alle costole, per motivi di gelosia, non accettando la fine della relazione sentimentale. Un fatto aggravato, come riportato nell’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, perché commesso anche in presenza dei due figli minorenni. Rintracciato dai Carabinieri della Stazione di Castel Guelfo, il 38enne è stato sottoposto alla misura cautelare: il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa con l’applicazione del cosiddetto braccialetto elettronico.