Ora in onda:
____________

MILANO (ITALPRESS) – Con quasi 65 milioni di animali domestici, di cui 10,2 milioni di gatti e 8,8 milioni di cani, l’Italia è il terzo paese in Europa per diffusione dei pet dopo Germania e Francia. Sono alcuni dei dati emersi nel Rapporto Assalco 2023 che certifica la propensione in Italia ad accogliere animali domestici in casa: il 37,7% degli italiani dai 18 anni in su dichiara infatti di averne uno in famiglia. Inoltre dal 2015 al 2022 il dato relativo a coloro che hanno deciso di accogliere in casa più di un animale risulta quasi raddoppiato: 9,9% del 2015 contro il 17,2% del 2022. Nel nostro paese il mercato della pet economy vale 3.5 miliardi di euro, e cresce la domanda di servizi per il benessere degli amici a quattro zampe, oltre ai player che offrono questi servizi. Tra questi c’è Cà Zampa. “Siamo al vertice in Europa per quanto riguarda il numero di pet pro capite. Allo stesso tempo, siamo un pò fanalino di coda in Europa per quanto attiene ai servizi offerti agli animali domestici e questo è tutto un mondo che si sta rivoluzionando negli ultimi anni”, spiega l’amministratrice delegata e founder di Cà Zampa Giovanna Salza.
“Da questo punto di vista, il Covid è stato un formidabile acceleratore perchè il tempo che le famiglie italiane trascorrono con i loro amici a 4 zampe è aumentato, la vita è diventata più sedentaria e domestica – sottolinea -. E quindi le aspettative in termini di servizi e di qualità è cresciuta molto. Teniamo conto che il 40% delle famiglie in Italia ha un animale domestico e la stragrande maggioranza lo considera a tutti gli effetti come un membro della famiglia”.
Visti gli alti numeri, la richiesta di servizi veterinari e di cura degli animali è senz’altro elevata. Si pensi che in Italia sono attive 8.596 strutture veterinarie private: 6.602 ambulatori; 858 studi; 1.062 cliniche; 74 ospedali veterinari.
Cà Zampa conterà presto 25 strutture in tutta Italia tra cliniche, centri specializzati e ospedali e con un trend di crescita che potrebbe portare a più che raddoppiare il numero entro la fine dell’anno prossimo.
“Cà Zampa è nata qualche anno fa con una missione molto chiara: creare in Italia il primo polo nazionale di eccellenza che offra servizi per la salute e il benessere degli animali domestici – spiega Salza -. Ci occupiamo innanzitutto di veterinaria, ovvero di far star bene gli animali: quelli che stanno male e anche mantenere in salute quelli che stanno bene. Ci occupiamo di veterinaria di base, ma anche specialistica”.
“Oltre ai servizi veterinari, offriamo servizi ancillari: toelettatura, educazione cinofila, fisioterapia, asilo e servizio di pick-up degli animali che portiamo all’interno delle nostre strutture. L’idea è quella di offrire in un unico luogo tutti i servizi legati alla salute e al benessere degli animali, semplificando molto la vita al proprietario”, aggiunge.
Come ogni settore, anche quello della cura degli animali ha ampi margini di innovazione che l’Italia deve cogliere al pari di altri paesi in Europa e negli Stati Uniti.
Secondo la fondatrice di Cà Zampa, una prima novità è rappresentata dalle “polizze assicurative, che consentono ai proprietari di accedere in maniera più serena alle prestazioni più costose come quelle chirurgiche. Oggi la penetrazione delle polizze assicurative in Italia è molto bassa, ma quanto accade in Francia, Inghilterra e Nord Europa ci insegna che è questa la direzione nella quale andremo”.
“In secondo luogo stiamo lavorando molto sui piani salute, programmi annuali di abbonamento a tutte le prestazioni e gli esami che un animale domestico dovrebbe fare ogni anno. Questo è sicuramente un trend che sarà in crescita e come Cà Zampa stiamo lavorando per poter affinare i piani salute e avere prodotti sempre più personalizzati rispetto alle esigenze degli animali. Infine mi aspetto che la telemedicina diventi sempre più importante nel mondo della veterinaria”, conclude Salza.

– foto ufficio stampa Cà Zampa –

(ITALPRESS).


Previous articleMaltempo: punto della viabilità lungo le strade statali ANAS
Next articleNonantola, rimborsi alluvione: proroga per effettuare i lavori