Dopo il recente colpo al caseificio della frazione Valestra del comune di Carpineti, dove la notte del 17 novembre furono rubate 100 forme di Parmigiano di Reggiano, una banda questa notte ha preso di mira il caseificio Migliara dell’omonima frazione nel comune di Casina. Questa volta, contrariamente alla settima scorsa, i tentativi furtivi non sono andati a segno grazie all’allarme prontamente giunto al 112 dei carabinieri ed all’immediato intervento delle pattuglie delle stazioni dipendenti dalla compagnia di Castelnovo Monti che hanno mandato a monte due tentativi, consumati a distanza di circa 6 ore l’uno dall’altro.
Sono riusciti a fuggire, seppur a mani vuote, ma questa volta potrebbero essere identificati. Nelle mani dei carabinieri un furgone rubato a Riolo Terme (RA) lo scorso 6 novembre, abbandonato durante la fuga dai malviventi e rinvenuto dai carabinieri che hanno proceduto al rilievo delle impronte digitali che saranno inviate al RIS di Parma per le comparazioni scientifiche con i soggetti censiti in banca dati. Nelle more che le indagini, anche di natura scientifica, facciano il loro corso, il dato oggettivo è costituito dal fatto che questa notte i carabinieri reggiani sono riusciti a sventare i due assalti al caseificio Migliara di Casina.
Il primo tentativo furtivo poco dopo le 21.00 di ieri quando la banda ha tentato di perpetrare il furto al caseificio “Migliara”. L’attivazione dell’allarme sonoro unitamente ai rumori sentiti dal casaro hanno portato all’allarme giunto al 112 che ha inviato sul posto le pattuglie in circuito con i malviventi che si dileguavano al sopraggiungere dei carabinieri. I militari potevano quindi constatare la forzatura di una porta posta sul retro del magazzino dove erano stoccate le forme di parmigiano. Durante le ricerche a circa un km dal caseificio, le pattuglie rinvenivano in stato di abbandono un furgone ducato di colore bianco, da utilizzare per caricare le forme, risultato rubato nel ravennate, che veniva sequestrato per i successivi rilievi. Poco dopo le 3.30 di oggi sempre a seguito dell’attivazione dell’allarme, i carabinieri tornavano nello stesso caseificio dove i ladri avevano fatto ritorno. Anche in questo caso i malviventi all’arrivo dei carabinieri si davano alla fuga desistendo in maniera definitiva dai loro intenti delittuosi. Sui fatti i carabinieri hanno avviato le indagini in ordine al reato di tentato furto aggravato.