Nell’ambito dell’attività di controllo economico del territorio e di contrasto del fenomeno dell’abusivismo commerciale, svolto in ambito provinciale dai militari della Guardia di Finanza di Modena, il 4 dicembre scorso è stata scoperta a Vignola un’autofficina completamente abusiva, sia sotto il profilo fiscale che amministrativo.
I Finanzieri della locale Tenenza, unitamente a personale della Polizia Locale Terre dei Castelli, hanno individuato, in una piccola autorimessa, le attrezzature necessarie per l’effettuazione di interventi sui veicoli (banchi da lavoro, cavalletti, ponte, compressori e pezzi di ricambio vari) e un’autovettura in corso di riparazione. Gli approfondimenti eseguiti hanno fatto emergere come la persona esercente l’attività non avesse effettuato le prescritte comunicazioni per l’avvio dell’attività, né fosse titolare di partita IVA.
La normativa prevede, tra l’altro, che, per svolgere l’attività di “manutenzione e riparazione dei veicoli”, sia necessaria l’iscrizione nell’apposito Albo tenuto dalla Camera di Commercio: requisito fondamentale per la sicurezza degli automobilisti, in quanto garantisce all’utente che i lavori eseguiti siano effettuati da personale qualificato.
Il titolare dell’officina è stato quindi segnalato per la mancata iscrizione nel Registro delle Imprese, ai sensi dell’art. 10 della legge 122/1992, che prevede una sanzione amministrativa da 5.164 a 15.493 euro, mentre tutte le attrezzature sono state sottoposte a sequestro amministrativo. Le Fiamme Gialle di Vignola hanno contestualmente avviato accertamenti di natura fiscale finalizzati alla quantificazione dei ricavi sottratti a tassazione.
È stato inoltre sanzionato anche il proprietario dell’autovettura lasciata in riparazione ai sensi dell’art. 6 della stessa legge 122/1992, che prevede una sanzione amministrativa da un minimo di 51,65 euro ad un massimo di 258,23 euro.
Il contrasto all’abusivismo commerciale costituisce una delle priorità dell’azione svolta dai Reparti del Corpo in quanto lo stesso rappresenta una piaga per l’intero sistema economico, considerato che sottrae risorse all’Erario, mina gli interessi del consumatore e incide negativamente sulla concorrenza leale tra le imprese.