Avrà ricadute anche a lungo termine l’evento che ieri, martedì 27 giugno, si è svolto a Castelnovo Monti: l’Assemblea generale annuale di Unindustria che per la prima volta si è tenuta in Appennino, al Teatro Bismantova di Castelnovo Monti, che ha visto la sottoscrizione di un nuovo Protocollo di intesa tra Unindustria Reggio Emilia, il Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano e l’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano. Un documento che coinvolge temi di grandissima attualità quali i crediti di sostenibilità riservati alle imprese, lo sviluppo di nuove soluzioni meccaniche e meccatroniche per la micro generazione di energia rinnovabile (fotovoltaico, eolico, idroelettrico), l’avvio di un gruppo di lavoro per lo sviluppo di Comunità energetiche delle rinnovabili nell’Appennino reggiano.
Afferma il Vicesindaco di Castelnovo Monti Emanuele Ferrari, che è intervenuto all’assemblea in sostituzione di Enrico Bini: “L’Assemblea generale di Unindustria a Castelnovo Monti è un evento importante per tutta l’Unione Montana: è il segno di un’attenzione da parte dell’Associazione, degli Industriali, del tessuto produttivo della nostra provincia ai progetti che abbiamo cercato di mettere in campo nell’ambito delle strategie di sviluppo della montagna. Progetti che coinvolgono nella nuova Strategia regionale per le Aree Montane e Interne (Stami) non solo i sette Comuni dell’Unione ma anche Canossa, Baiso e Viano. La sostenibilità e il legame tra le Istituzioni della politica, della Pubblica Amministrazione, del mondo della scuola e del comparto produttivo sono il cuore pulsante di queste azioni: il protocollo di intesa che è stato siglato ne è una dimostrazione concreta. Nell’ambito dell’Assemblea abbiamo avuto anche l’occasione di raccontare un’evoluzione durata 10 anni che dalla strategia nazionale per le Aree Interne “La Montagna del Latte” si è sviluppata ora nella Montagna dei Saperi, o l’individuazione dell’Appennino Reggiano come Green Community, una delle tre aree pilota a livello nazionale individuate su questo progetto nel Pnrr. Questo lungo e importante lavoro ha un filo conduttore che è la valorizzazione del capitale umano, o per meglio dire delle persone. Un lavoro che è andato avanti con i giovani, le scuole, gli studenti, gli insegnanti: non possiamo che ringraziare proprio il mondo della scuola, che in questi anni si è fortemente impegnato nel percorrere le strade di una costante innovazione, costruire percorsi a stretto contatto con gli Enti locali, il Parco nazionale. Un altro aspetto che riteniamo fondamentale dei progetti messi a terra in questi anni è anche un forte legame tra la montagna e la città, che oggi si trovano anche unite nell’area Mab Unesco: noi abbiamo bisogno della nostra città, Reggio Emilia, ma anche la città ha bisogno dell’Appennino. Senza questa reciprocità manca sempre qualcosa, ad entrambi i territori, e la scelta di Unindustria di tenere la sua assemblea annuale in montagna dimostra che questa distanza non ci deve essere, deve diventare prossimità e dialogo.
Un altro elemento emerso ieri ha rappresentato una sorpresa estremamente positiva per noi, arrivata dalla Regione che è il nostro partner principale per le azioni Stami: una grande apertura da parte dell’Assessore allo sviluppo economico e green economy, lavoro e formazione Vincenzo Colla, che ha annunciato il pieno sostegno alla creazione di un nuovo ITS della Montagna. Un nuovo Istituto di formazione terziaria che si svilupperà in parallelo al sistema universitario e che consentirà di acquisire conoscenze, abilità e competenze per lavorare in contesti all’avanguardia: Colla ha affermato che la Regione ci sarà e potrà finanziarlo, perchè intende promuovere percorsi innovativi di istruzione e formazione superiore di qualità, un ulteriore valore aggiunto che si unisce alle proposte didattiche, alla forza di coesione delle comunità e agli investimenti che realtà di livello anche internazionale stanno compiendo in montagna. Ieri di fatto abbiamo presentato la nuova Green Valley, un luogo dove si incontrano imprenditori, investitori dell’innovazione, della transizione ecologica, che puntano alla sostenibilità, dove si incontrano agenzie di formazione come le scuole, le università, centri di ricerca, e si incontrano prima di tutto i cittadini, in un percorso di scambio proficuo che ci insegna come abitare un luogo e come abitare il mondo”.