“Il turismo a Reggio Emilia è in ripresa, come abbiamo detto in una nostra recente indagine dell’Ufficio Studi Lapam Confartigianato, e ci sono tanti segnali positivi. Ma occorre pensare in modo sistemico per evitare di andare in ordine sparso, soprattutto nel nostro Appennino reggiano, un territorio che si sta riscoprendo come molto ricco di opportunità”. Ivo Biagini, presidente Lapam Confartigianato Reggio Emilia, commenta così i dati inviati qualche giorno fa dall’associazione ed entra nel dibattito che si sta svolgendo in questi giorni.
“Abbiamo segnalato la ripresa dei numeri, così come la difficoltà delle imprese a reperire personale (cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici). Ma ci pare importante anche segnalare come sia necessario fare sistema a tutti i livelli per far crescere il turismo, con un particolare riferimento a quello del nostro Appennino che non ha nulla da invidiare a territori più reclamizzati. Pensiamo alle Pro Loco – insiste Biagini -: occorre coinvolgerle, farle rinascere dove mancano e agire paese per paese per predisporre programmi comuni e un vademecum sulle offerte turistiche dei gestori privati. Agli enti locali e alle istituzioni il compito di asfaltare le strade, di rendere percorribili piste ciclabili e sentieri, di agire sui decisori e sulla Regione in particolare per avere una collina e montagna cablata e digitalizzata. La libertà imprenditoriale privata e delle associazioni poi faranno il resto, per dare all’Appennino reggiano nuove occasioni e potenzialità da sfruttare per attrarre turisti e villeggianti in estate e anche negli altri periodi dell’anno”.