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Biomedicale, Payback sui dispositivi sanitari: la Regione chiede al Governo una proroga per le imprese fino a giugno, in attesa del pronunciamento della Corte costituzionale“La Regione è pronta a chiedere un intervento del Governo. Attraverso il ministro alle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, formalizzeremo la richiesta al Consiglio dei ministri per una proroga, fino a giugno prossimo, dei pagamenti a carico delle imprese del biomedicale. È, inoltre, urgente fare chiarezza sulle coperture per il ripiano del payback sui dispositivi medici, sia per quanto già dovuto che per quello che si sta concretizzando con la legislazione vigente”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine di un incontro a Bologna nella sede della Regione sul tema del payback dispositivi sanitari richiesto da Cna di Modena, Cna Emilia-Romagna, Confindustria Emilia Area Centro e Lapam-Confartigianato imprese di Modena e Reggio Emilia, aree dell’Emilia-Romagna dove è sviluppato il distretto del biomedicale.
La richiesta al Governo di una proroga viene avanzata anche alla luce di un’attesa sentenza sul profilo di legittimità della norma da parte della Corte costituzionale, la cui udienza è stata già fissata per il prossimo 22 maggio.

L’iniziativa  di Colla si affianca a quella fatta da tempo dall’assessore regionale alla Salute, Raffaele Donini, al ministro Schillaci, in cui chiedeva al Governo “di intervenire su due piani: da una parte bisogna garantire alle Regioni la copertura della voce di spesa legata al payback sui dispositivi medici e, dall’altra, va data garanzia della copertura economica per tutte le imprese coinvolte”.

“Ringrazio i rappresentanti delle associazioni di categoria – ha aggiunto Colla- per il confronto leale e la discussione di grande qualità, da cui sono emersi con chiarezza i problemi che stanno creando grande preoccupazione nel distretto biomedicale, in particolare nell’area nord di Modena. Parliamo di una zona di valenza internazionale, dove sono insediate eccellenze italiane e straniere del settore e da cui dipende una filiera importante e tanta occupazione di qualità”.

“Durante il confronto– chiude l’assessore Colla- è emersa la massima responsabilità da parte di tutti per l’importanza di tutelare sia la sanità pubblica che le centinaia di imprese del biomedicale, evitando così di rompere il rapporto di fiducia fra pubblico e privato in un settore così delicato e in grande evoluzione tecnologica”.


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