Siamo venuti a conoscenza delle lettere che sono state recapitate a partiti, a presidenti di Regione e a sindaci recanti minacce ed annunci di azioni rivolte non solo ad essi ma all’intera classe politica e al governo del nostro paese. Da quanto si apprende in queste missive vengono criticate duramente le misure restrittive per il contenimento del Covid 19 contenute nei vari DPCM che sono state emanate nel corso delle varie fasi della pandemia in corso.
L’ A.N.P.I. di Reggio Emilia, non intende mettere in discussione il diritto di critica e l’espressione di dissenso rispetto ad ogni provvedimento che viene adottato dalle autorità competenti. Ritiene irresponsabile però fare leva sulla paura e sulla rabbia, cavalcando strumentalmente ogni atteggiamento negazionista, in particolare quando si tratta di misure che riguardano la salvaguardia della salute dei singoli e della intera comunità.
In questo caso la gravità delle lettere è sottolineata dal fatto che viene utilizzato lo storico marchio delle Brigate Rosse, evocando una tragica stagione politica che il nostro paese si è lasciata alle spalle grazie all’azione delle forze democratiche e delle istituzioni, pagando un durissimo prezzo di sangue e lutti per bloccare un disegno eversivo che tanto ha pesato negli anni ’70 e 80 nel nostro paese.
Auspichiamo che le competenti autorità possano stroncare queste azioni sul nascere, smascherando i responsabili ed il loro desiderio di evocare una stagione di paura nella quale,, anziché la ragione e la scienza, si cercò di far prevalere la violenza e le armi.
L’A.N.P.I. reggiana esprime solidarietà a tutti coloro che sono stati colpiti, e confida che siano adottate le misure idonee a fermare la pericolosa fase pandemica e a salvaguardare in modo adeguato la sanità pubblica, garantendo l’interesse generale del paese.
(Presidenza ANPI Reggio Emilia)