Si trovava all’interno di un bar quando, a seguito di una lite scaturita per futili motivi, dopo aver infranto alcuni bicchieri scagliava contro la barista, colpendola, un contenitore porta-zucchero riposto sul bancone. Per questi motivi, con l’accusa di lesioni personali e danneggiamento, i carabinieri della stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale del capoluogo reggiano, un 51enne residente in un comune della Bassa reggiana.
Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
I fatti risalgono alla mattina dell’8 ottobre scorso, quando a seguito di una lite fra la barista ed un cliente, i militari della stazione dei carabinieri di Campagnola Emilia interveniva presso l’esercizio pubblico. Sul posto trovavano la barista, ferita ad una mano, e il personale sanitario che le stava prestando soccorso, mentre l’interno del bar si presentava con bicchieri rotti e gocce di sangue sia sul bancone che dietro di esso. Dopo qualche giorno la barista si presentava presso gli uffici della Stazione Carabinieri di Campagnola Emilia e sporgeva denuncia per lesioni personali. La donna raccontava ai militari, che un uomo, per un diverbio nato per futili motivi, le aveva lanciato un contenitore per le bustine di zucchero che era poggiato sul bancone, colpendola al braccio e causandole ferite poi giudicate guaribili dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Correggio in 10 giorni. La barista, che lamentava anche la rottura di alcuni bicchieri, in sede di denuncia consegnava copia delle immagini riprese dal circuito di videosorveglianza sia interno che esterno all’esercizio pubblico.
I carabinieri avviavano le indagini, partendo dalla visione delle immagini estrapolate dai video delle telecamere e dall’escussione di alcuni testimoni presenti al momento dei fatti. Indagini che permettevano di risalire all’aggressore e acquisire elementi di presunta responsabilità, per cui l’uomo veniva denunciato alla Procura reggiana.