Stava rientrando a casa con la sua bicicletta e avvertiva che qualcuno lo seguiva: pochi istanti dopo, un furgone gli andava addosso urtando la sua bici e facendolo cadere a terra. Dal mezzo scendevano tre persone, uno dei quali, un suo compagno con cui la giovane vittima, aveva avuto nei giorni precedenti alcune discussioni verbali. Insieme al conoscente della vittima vi era il padre ed il fratello. I tre, dopo essere scesi dal mezzo, si accanivano sulla vittima minacciandolo di morte, colpendolo al volto più volte, e prendendolo a calci e pugni sulla testa, procurandogli ferite giudicate dai sanitari guaribili in 3 giorni.
Per questi motivi con l’accusa di concorso in lesioni personali e minacce i Carabinieri della Stazione di Castelnovo di Sotto hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia diretta dal Procuratore Calogero Gaetano Paci, un padre ed i suoi due figli rispettivamente di 43, 18 e 21 anni tutti abitanti nella bassa reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire le valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.
L’origine dei fatti risale al 30 marzo scorso quando la vittima un minorenne di 17 anni, stava facendo rientro a casa in sella alla sua bicicletta, e si accorgeva che un furgone lo stava seguendo, dopo pochi minuti infatti si ritrovava a terra in quanto veniva urtato dal mezzo che gli andava addosso. Dal veicolo scendevano un ragazzo conoscente della vittima con il quale nei giorni precedenti aveva avuto delle discussioni verbali per futili motivi che sembrava si fossero concluse. Oltre al ragazzo vi erano il padre e suo fratello che da subito, inveivano contro il giovane colpendolo con calci e pugni in testa e con minacce del tipo :“Ti Uccido” ,“non sai con chi hai a che fare”, ”non dobbiamo farlo scappare dobbiamo ucciderlo altrimenti ci mette nei guai”.
A porre fine all’aggressione è stato il sopraggiungere di un cittadino che vista la scena allertava il 112 che a sua volta inviava sul posto una pattuglia dei carabinieri della stazione di Castelnovo di Sotto. I militari giunti sul posto richiedevano l’intervento del personale sanitario per le cure al ragazzo aggredito: per lui una prognosi di tre giorni per i traumi riportati dall’ aggressione. Il giorno dopo la vittima accompagnata da un genitore si presentava presso gli uffici della stazione dei carabinieri di Castelnovo di Sotto e sporgeva denuncia. Quindi i militari avviavano le indagini che supportate da concordi testimonianze, e dalle riprese delle telecamere di videosorveglianza poste nei luoghi del fatto, consentivano di indirizzare le attenzioni investigative nei confronti degli odierni indagati a carico dei quali venivano acquisiti presunti elementi di responsabilità in ordine ai citati riferimenti normativi violati.