Sono già migliaia gli agricoltori, allevatori e pastori scesi in piazza contro l’invasione dei cinghiali in tutti i capoluoghi di Regione a partire dalla Capitale in Piazza Montecitorio davanti al Parlamento per chiedere di fermare una calamità che distrugge i raccolti, aggredisce gli animali, assedia le stalle e causa incidenti stradali nelle campagne ma anche all’interno dei centri urbani con pericoli concreti per gli agricoltori ed i cittadini.
Nella piazza piena di gente – sottolinea la Coldiretti – ci sono le sagome di un branco di cinghiali a grandezza naturale per dimostrare concretamente cosa significa trovarseli di fronte in strada, nei campi o davanti alla propria abitazione. Molti dei presenti sono agricoltori e denunciano storie personali con drammatiche conseguenze per cose, animali e persone ma anche l’amarezza di aver visto distruggere in pochi minuti il lavoro di un anno come si vede dalle foto in numerosi cartelli. Alcuni hanno portato frutta, insalate e cereali completamenti distrutti dal passaggio dei cinghiali. Un gruppo di giovani travestiti da cinghiali cerca i parlamentari per spiegare la situazione di emergenza che devono affrontare ogni giorno.
Sugli striscioni si legge “Dopo il COVID la peste dei cinghiali”, “Noi seminiamo, i cinghiali raccolgono”, “Difendiamo il nostro territorio”, “Diventeremo noi una specie protetta” mentre dietro il Palco c’è una grande scritta “Città e campagna unite contro i cinghiali” Al fianco degli agricoltori si sono schierati esponenti delle istituzioni, sindaci con i gonfaloni e cittadini preoccupati dalla presenza dei cinghiali sotto casa. In Emilia-Romagna sono oltre 300 i soci che partecipano al blitz, guidati dal Presidente regionale Nicola Bertinelli, assieme a vari rappresentanti delle istituzioni di tutta la regione.