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Cittadino straniero si procura una ferita all’addome all’interno dell’Ufficio Immigrazione della Questura di ReggioMentre era all’interno dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Reggio Emilia, un cittadino di nazionalità ucraina di anni 61, sottoposto all’obbligo di firma – dal lunedì al venerdì in esecuzione del provvedimento emesso dal Questore di Reggio Emila come misura alternativa al trattenimento presso un Centro di Permanenza in attesa di rimpatrio –  ha improvvisamente estratto un coltello da cucina, procurandosi una ferita all’addome.

L’uomo è stato immediatamente soccorso dagli Agenti della Polizia di Stato presenti e da personale medico dell’Ufficio Sanitario della Questura, in attesa dell’arrivo del 118. Successivamente l’uomo è stato trasportato presso il locale nosocomio per le cure del caso, dove è stata emessa una prognosi di 10 giorni.

Il provvedimento dell’obbligo di firma si applica nei confronti di stranieri privi di titolo di soggiorno, che sono in possesso di passaporto in corso di validità, in attesa del loro rimpatrio. Occorre precisare che il cittadino ucraino, già nel febbraio 2020 dopo la sua scarcerazione, era stato accompagnato in un Centro di Permanenza e successivamente definitivamente espulso dal territorio nazionale nel luglio del 2020. Rientrato illegalmente in Italia, è stato per questo motivo tratto in arresto il 13 gennaio 2021 dagli Agenti della Questura di Reggio Emilia. L’arresto è stato convalidato dall’Autorità Giudiziaria con contestuale remissione in libertà. Il 25 febbraio 2021, lo straniero si è presentato presso gli sportelli dell’Ufficio Immigrazione dove gli addetti gli hanno notificato il decreto di rigetto di una istanza della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale competente, e un nuovo provvedimento di espulsione del Prefetto di Reggio Emilia, con l’adozione da parte del Questore della misura alternativa dell’obbligo di presentazione di cui sopra, convalidato dal Giudice di Pace competente in materia. Già a partire da venerdì 26 febbraio scorso, il cittadino straniero si era presentato in Questura, per adempiere a tale obbligo.


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