‘Con la Romagna nel cuore’. È il sentimento che anima quest’anno il XXIII Emilia Romagna Festival (Erf), che toccherà diverse realtà della Romagna e del bolognese colpite dall’alluvione di inizio maggio.
Dal 1 luglio all’8 settembre, con due anteprime il 21 e 26 giugno, il festival animerà luoghi e spazi particolarmente significativi della regione, in un lungo itinerario musicale che toccherà circa 30 località distribuite tra le province di Bologna, Ravenna, Ferrara e Forlì–Cesena. Oltre cinquanta appuntamenti con grandi artisti, orchestre internazionali, prestigiose formazioni da camera e giovani talenti per un cartellone che come sempre esclude rigide barriere tra i generi facendo convivere il classico e il contemporaneo, la ricerca con la tradizione, con un programma di prime di assoluto rilievo (Nicola Piovani, Arvo Pärt, Krzysztof Penderecki, Lamberto Curtoni).
“Si realizza un tratto, non così diffuso, del decentramento culturale che – ha detto alla presentazione dell’evento l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori- porta l’offerta musicale di alto livello anche nelle città più piccole, molte in Romagna. Il Festival arriva, inoltre, in un momento in cui il sistema dei beni culturali è stato gravemente danneggiato dall’alluvione. Ci sono da ricostruire le case, i ponti, i teatri, le biblioteche, le chiese e gli archivi. Ma c’è da ricostruire anche lo spirito pubblico con la sua capacità di riscatto, per cui inserendo Festival in questo orizzonte si può dire che l’edizione di quest’anno vale doppio. Anche la musica, calata nella bellezza dei luoghi, è uno strumento utile, quanto necessario, per contribuire a rimarginare le ferite delle persone e dei territori”.
Diversi gli artisti coinvolti fra i quali spiccano nomi come Nicola Piovani, Ramin Bahrami, Ludmil Angelov, Ksenia Milas, Danilo Rea, Sergio Cammariere, Roberto Prosseda, le orchestre internazionali Estonian Sinfonietta Soloists e Orchestre Royal de Chambre de Wallonie, senza dimenticare il grande mattatore Elio e gli attori Isabella Ferrari e Alessandro Preziosi, che si esibiranno in luoghi pieni di fascino e magia, tra cui le Rocche di Riolo Terme, Bagnara di Romagna e Imola, il Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, l’Abbazia di Pomposa e le nuove location di Cesena con il prezioso Chiostro di San Francesco e Budrio (Bo) che ospiterà i concerti in tre diversi sedi, l’Accademia dei Notturni all’interno di Villa Ranuzzi Cospi di Bagnarola, Piazza Antonio da Budrio e la Villa Certani Vittori Venenti di Vedrana.
Il Festival inaugura all’Arena San Domenico di Forlì con uno nuovo spettacolo dedicato alle donne. Protagonista Isabella Ferrari che porta sul palco Le Eroine di Ovidio, con la regia di Alessandro Fabrizi e le musiche di Chopin, magistralmente eseguite al pianoforte da Roberto Prosseda. Isabella Ferrari porta in scena l’anima femminile e ne interpreta passioni e speranze con una varietà di vibrazioni che hanno ancora il potere di raggiungere il mondo moderno, in un dialogo scenico tra musica e parola.
Il concerto di chiusura sarà invece nel segno di Bach, nell’esecuzione di uno dei suoi più raffinati interpreti, il pianista iraniano Ramin Bahrami, sul palco del Chiostro di San Francesco a Cesena insieme al flautista Massimo Mercelli, con un programma che omaggia il genio di Eisenach e che include anche la prima esecuzione italiana del Preludio di Krzysztof Penderecki.
I numerosi appuntamenti in cartellone saranno preceduti da due anteprime, il 21 giugno nel Giardino storico del Palazzo Vescovile di Imola, con il duo padre e figlio Fulvio e Gabriele Fiorio, il cui ricavato andrà a favore del Museo Carlo Zauli di Faenza, gravemente danneggiato dall’alluvione del 17 maggio, e il 26 giugno al Chiostro di Francesco di Cesena con il Gruppo del Barrio con uno spettacolo di danza e musica dedicato alla tradizione popolare dell’Argentina.
Tutte le informazioni e i dettagli dei programmi e le località in cui si svolgono gli spettacoli sono disponibili online all’indirizzo www.emiliaromagnafestival.it .