I Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Modena, in collaborazione con il personale ispettivo dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Modena e dei militari del Comando Provinciale Carabinieri, nell’ambito delle attività finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento del lavoro e di quello sommerso e a verificare il rispetto della normativa sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, nell’ultimo periodo, hanno svolto controlli nei cantieri edili della provincia. L’attività ispettiva è stata finalizzata alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.
In un cantiere edile nel comune di Sassuolo è stato individuato un lavoratore “in nero” e per 2 ditte sono stati adottati i provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale per la gravità delle violazioni in materia di sicurezza. I lavoratori infatti erano impegnati nella rimozione della guaina impermeabilizzante sul tetto a falde spioventi di un condominio con apprestamenti di sicurezza insufficienti a proteggerli dal rischio di caduta nel vuoto.
In un cantiere sito nel comune di Modena è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività nei confronti di una ditta che aveva nominato un Responsabile del servizio di prevenzione e protezione sprovvisto degli attestati di formazione previsti dalla normativa vigente.
Tra le altre inadempienze contestate, l’omessa sospensione dei lavori sui ponteggi in occasione di condizioni meteo avverse, la mancata formazione, informazione ed addestramento in materia di sicurezza dei lavoratori, l’omessa sorveglianza sanitaria della salute dei lavoratori, l’utilizzo di scale, trabattelli, attrezzature elettriche e attrezzature per il sollevamento dei materiali per i quali era stata omessa la manutenzione, l’utilizzo di ponteggi risultati carenti di ancoraggi e parapetti e l’utilizzo di ponteggi di altezza maggiore di 20 metri per i quali non era stato redatto il progetto a firma di un tecnico abilitato.
Sei i datori di lavoro deferiti a vario titolo all’Autorità Giudiziaria mentre le sanzioni amministrative e ammende, complessivamente irrogate, ammontano a 70.000 euro.