“Questa mattina ci siamo svegliati con questa bruttissima immagine: una delle tre croci che dominano Scandiano dal monte omonimo è stata abbattuta. Vi assicuro che chi come me considera quello un luogo identitario per ogni scandianese soffre nel vedere queste immagini”.
Lo ha detto il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti, annunciando che la Polizia Municipale, durante un sopralluogo nella prima mattina di martedì 20 ottobre ha rilevato il danneggiamento di uno dei manufatti storici più simbolici di Scandiano.
Un manufatto importante, riconosciuto da tutti gli scandianesi come il “balcone sulla città” e “cartolina di Scandiano”, che però sorge su area privata.
“Abbiamo immediatamente contattato la proprietà dell’area, che è privata, per chiedere di poter intervenire tempestivamente per effettuare il ripristino. Il Tre Croci infatti è uno di quei luoghi scandianesi che avranno sempre la nostra attenzione” ha aggiunto il sindaco.
Parallelamente alle indagini per comprendere le ragioni della caduta della croce, è già partita anche un’autentica “colletta spontanea” tra cittadini e imprese per contribuire al ripristino.
“Nella ferita al cuore di una comunità rappresentata da questo episodio – ha detto il sindaco – è bello vedere che molti si sono detti disponibili a collaborare, fattivamente o con donazioni, alla riqualificazione complessiva di un’opera che è così significativa per tutta la nostra comunità. Tanti scandianesi, e non solo, si sono infatti detti disponibili a collaborare. Per questo stiamo predisponendo un atto che consenta di farlo. Pur nella consapevolezza che in ogni caso noi vogliamo e dobbiamo intervenire, siamo molto orgogliosi di assecondare questa autentica ondata di ‘scandianesità’ e di rendere i cittadini protagonisti della tutela di un pezzo della loro, della nostra storia”.
Il Monte delle Tre Croci o Monte Calvario (m 349 s.l.m.): deriva il suo nome alle tre croci, simbolo della redenzione. Si presume esistessero già prima del XVII secolo. Il Monte era meta di processioni da parte degli abitanti di San Ruffino durante la settimana Santa. Gli abitanti delle parrocchie limitrofe si potevano unire alla processione solo con l’autorizzazione del parroco.