“L’immigrazione. Noi e gli altri”. È questo il titolo della seconda edizione del Festival cinematografico Giano, che vive nei prossimi giorni la sua seconda edizione tra il Teatro Bismantova di Castelnovo Monti e il Cinema Rosebud di Reggio Emilia, ampliando la sua portata territoriale dopo la prima edizione partita lo scorso anno. Le giornate centrali saranno da giovedì 14 a domenica 17 novembre. Tutti gli eventi del festival sono ad ingresso gratuito.
Giano nasce dall’idea che guardare un film, analizzare e ricostruire i suoi meccanismi, possa insegnare a pensare e ad osservare il mondo. La lettura di un film, accompagnata dai commenti e una discussione con ospiti, ha l’obiettivo di favorire il dibattito su temi scientifici, sociali e filosofici. II Festival si propone di coinvolgere studenti e grande pubblico in un percorso educativo attraverso le immagini, le storie e i temi che i film raccontano: da quelli più universali e classici, ai più attuali e specifici. La seconda edizione del Festival è dedicata al tema delle migrazioni, attraverso la proiezione di film ed incontri con i protagonisti che quegli stessi film li hanno pensati o interpretati, e con dibattiti a seguire insieme a importanti esperti e studiosi, nonché a personalità del mondo accademico, del giornalismo e dello spettacolo.
L’apertura ufficiale del Festival sarà giovedì sera, 14 novembre, dalle ore 20 con la presentazione ufficiale del Festival con il Sindaco Emanuele Ferrari e il Direttore artistico del Festival Fabio Canessa, docente e critico cinematografico a metà strada tra pagina e schermo, che scrive di cinema e di letteratura su vari giornali.
Dopo la presentazione sarà proiettato il film Pane e cioccolata, di Franco Brusati, del 1975: interpretato da Nino Manfredi e Johnny Dorelli, il tema principale del film è l’emigrazione italiana in Svizzera. È considerato uno dei migliori film di Manfredi, grazie anche alla sceneggiatura e alla regia di Brusati, che tiene perfettamente in armonia dramma e umorismo. La pellicola, che si aggiudicò vari premi cinematografici, è stata inserita nella lista dei 100 film italiani da salvare.
Seguirà un dibattito con la partecipazione del Direttore della fotografia del film, Luciano Tovoli che dialogherà con Canessa.
Venerdì sarà la giornata reggiana del festival, che tornerà al Teatro Bismantova sabato, 16 novembre: alla mattina è in programma una proiezione rivolta agli studenti delle scuole superiori verrà proposto il film Io capitano di Matteo Garrone, anche in questo caso pellicola pluripremiata. Uno spaccato realistico ma anche fortemente poetico sui viaggi della speranza dei profughi africani e sul ruolo dei trafficanti di uomini. Saranno presenti in teatro per dialogare con il Sindaco Emanuele Ferrari e con gli studenti Mamadou Kouassì, il ragazzo la cui vicenda ha ispirato il film, e gli attori Moustapha Fall Seydou Sarr.
Nel pomeriggio di sabato alle ore 16 verrà proiettato il film Green Border di Agnieszka Holland (2023), che dopo la proiezione sarà in collegamento con il teatro per dialogare con Emanuele Ferrari. Il film è ambientato nelle gelide foreste che ricoprono il confine tra la Bielorussia e la Polonia, teatro dal 2021 della crisi migratoria istigata dal governo bielorusso. Qui si incrociano le vicende di una famiglia di rifugiati siriani che lotta per attraversare il confine.
Domenica 17 novembre alle ore 16 verrà proiettato il film Il cammino della speranza (1957) di Pietro Germi, ed a seguire sarà presentato il libro “Pietro Germi in nome di John Ford”, di Nicola Calogero Giannoni, con l’autore che dialogherà con Fabio Canessa.
Il festival proseguirà poi con altri appuntamenti nei mesi di gennaio e marzo 2025. Il programma completo è disponibile sul sito www.giano-festival.it. Sull’importanza dell’evento afferma l’assessore alla cultura di Castelnovo, Erica Spadaccini: “Questa importante iniziativa viene proposta dal Comune insieme alla società Energee3 di servizi e consulenza ICT, e la casa editrice The Dot Company. Anche quest’anno vorremmo far riflettere sull’importanza educativa del Cinema, sul suo ruolo di testimone e veicolatore di temi di enorme importanza del presente, anche quando parliamo di pellicole ormai storiche e autori come Pietro Germi che comunque hanno dimostrato di avere uno sguardo capace di anticipare i tempi. Quelli legati alle migrazioni sono argomenti che segnano il nostro tempo, spesso come motivi di speculazioni e strumentalizzazioni politiche, mentre è importante ricordare sempre che coinvolgono e stravolgono le vite di migliaia di persone, tra le più povere del pianeta, che si trovano a dover fuggire da guerre e carestie. Invitiamo tutti a partecipare a queste proiezioni ed incontri, sempre ad ingresso gratuito, che animano ancora una volta il Teatro Bismantova, che si conferma una casa della cultura, nel senso più ampio del termine, per tutta la montagna”.