Nella sua ultima visita a Piacenza, il ministro della Salute, Roberto Speranza, aveva preso un impegno con gli amministratori locali. E oggi in Conferenza Stato-Regioni è arrivata l’intesa sui 20 milioni di euro che il Governo destina alla sanità piacentina, in particolare a copertura dei costi per la realizzazione del nuovo ospedale nel capoluogo emiliano (investimento da oltre 156 milioni di euro). Ciò permetterà alla Regione Emilia-Romagna, a sua volta, di stornare una cifra di pari importo dal progetto del nuovo nosocomio a favore della rete sanitaria provinciale, a partire dagli ospedali minori e dai servizi territoriali, che potranno così contare su 20 milioni di nuovi fondi per potenziare i servizi a favore di cittadini e utenti.
E il ministro Speranza sarà già nei primi giorni di ottobre a Piacenza insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, per l’intesa operativa sugli investimenti da definire sempre insieme al territorio.
Il via libera odierno in Stato-Regioni riguarda anche l’Hospice Area Centro Modena che sorgerà a Baggiovara, a cui vengono destinati 4 milioni e 705mila euro, 1 in più rispetto ai contributi ipotizzati inizialmente.
“Il Governo ha accolto le nostre proposte e premiato la nostra progettualità. Grazie quindi all’esecutivo e, soprattutto, al ministro Speranza per aver rispettato l’impegno che avevamo preso con sindaci e amministratori del piacentino, la provincia più colpita dalla pandemia, che merita di poter ripartire con tutto il sostegno possibile- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-, anche di fronte al lavoro encomiabile svolto dagli operatori e dai professionisti della sanità in quella provincia e in tutta l’Emilia-Romagna. E come Regione faremo altrettanto, destinando una cifra di pari importo al potenziamento dei piccoli ospedali e dei servizi territoriali del piacentino, per una medicina di prossimità vicina ai cittadini e a chi ha bisogno di cura e assistenza”.
“Vogliamo una sanità pubblica che già ora guardi al futuro- proseguono- sulla quale investire per dare risposte sempre più efficaci alle nuove esigenze di cura e assistenza. L’accordo raggiunto oggi in Conferenza Stato-Regioni ribadisce ancora una volta la qualità degli investimenti che proponiamo insieme ai territori e alle comunità locali: da un lato un ospedale nuovo di zecca, come quello di Piacenza, progettato anche sulla base delle nuove necessità che sono emerse durante e dopo la pandemia, e strutture di prossimità, che umanizzano le cure e riducono le ospedalizzazioni, come l’hospice di Baggiovara. Siamo davanti a due interventi condivisi con gli Enti locali e le Aziende sanitarie: il modo di fare sanità in Emilia-Romagna è questo- chiudono Bonaccini e Donini– un gioco di squadra fondamentale per ripartire insieme”.
Il nuovo ospedale di Piacenza
Per quanto riguarda il Nuovo Ospedale di Piacenza, l’Ausl locale ha predisposto da tempo uno studio di pre-fattibilità e si sta ora muovendo insieme al Comune per individuare l’area di costruzione; sempre l’Ausl è pronta a indire una gara per l’affidamento del progetto di fattibilità tecnico-economica, con una stima di 156,3 milioni di euro come costo complessivo della struttura, tecnologie escluse, in gran parte già coperto da fondi statali e regionali.
L’Hospice Area Centro di Modena
Dall’accordo in Conferenza Stato-Regioni arrivano in Emilia-Romagna anche 4,7 milioni di euro per la realizzazione del nuovo Hospice dell’Area Centro di Modena, che sorgerà a Baggiovara nello storico Palazzo Montecuccoli: si tratta di un intervento che tra ristrutturazioni e ampliamenti interessa più di 1.700 metri quadrati di struttura, per ampliare la rete delle cure palliative provinciali e far fronte all’assistenza dei malati in fase terminale con patologie oncologiche e non oncologiche. La struttura permetterà di accogliere i pazienti in un contesto più idoneo alle loro necessità evitando ospedalizzazioni inappropriate. Con questo investimento si potrà infatti superare l’attuale hospice che si trovava nel Policlinico. Il piano finanziario dell’opera prevede 4,7 milioni di finanziamenti statali – con un incremento di 1 milione rispetto ai 3,7 inizialmente ipotizzati-, un finanziamento regionale di 235.250 euro e co-finanziamenti per 959.750 euro, per arrivare a un costo totale dell’opera di 5,9 milioni di euro.