Potrebbe esservi l’ebbrezza dello stupido divertimento dietro i vandalismi compiuti da un gruppetto di adolescenti reggiani che, forse per far fronte a una serata noiosa, hanno pensato di movimentarla lanciando sassi all’indirizzo di un cestino dei rifiuti usato come canestro e di una teca in vetro con funzione di libreria libera collocata all’interno del parco, che hanno danneggiato rompendone i vetri. Ne sono convinti i carabinieri della stazione di Novellara che, anche con l’ausilio della Polizia Municipale del paese, a conclusione delle indagini, supportate anche dalle riprese della videosorveglianza comunale e dalla successiva ammissione di responsabilità da parte dei diretti interessati, hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, 5 studenti reggiani in età adolescenziale, chiamati a rispondere del reato di concorso in danneggiamento.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, i 5 giovani finiti nei guai il giorno dell’epifania si sono ritrovati nel parco per trascorrere qualche ora assieme. Probabilmente complice la noia, il gruppetto ha iniziato a lanciare le pietre poste a ornamento di un’aiuola prima all’indirizzo di un cestino dei rifiuti usato come canestro, quindi reciprocamente verso i lampioni e l’area pedonale. Una sassaiola a tutti gli effetti con alcuni sassi che attingevano anche la teca adibita a libreria infrangendone i vetri. Sebbene siano riusciti a fuggire prima dell’arrivo dei carabinieri, la condotta vandalica dei cinque minori non è passata inosservata ad alcuni cittadini che su Facebook hanno sfogato la loro rabbia e disappunto. I carabinieri di Novellara, supportati anche dalla Polizia Municipale del paese, forti di alcune riprese delle telecamere di videosorveglianza, hanno indirizzato le attenzioni investigative nei confronti dei cinque minori. I diretti interessati convocati in caserma alla presenza dei genitori hanno ammesso le loro responsabilità rendendosi disponibili non solo a risarcire i danni ma chiedendo la disponibilità, accordata dall’amministrazione comunale, a svolgere un progetto socialmente utile per il bene della comunità la cui approvazione è ora al vaglio della magistratura minorile.
Elemento di forte positività nella vicenda è stata la posizione delle rispettive famiglie dei cinque minori che si sono mostrate molto collaborative durante la fase delle indagini condotte dai carabinieri di Novellara. Anche i diretti interessati hanno compreso: si sono mostrati ravveduti e pentiti per quanto fatto.