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Diventare insegnante di sostegno, gli atenei dell’Emilia-Romagna pronti ad aumentare da quest’anno del 65% i posti disponibili nei corsi universitariPiù insegnanti di sostegno per una scuola più inclusiva e più attenta alle fragilità: gli Atenei dell’Emilia-Romagna sono pronti ad aumentare del 65% i posti per i corsi di specializzazione per gli insegnanti di sostegno agli alunni con disabilità. E questo grazie al lavoro congiunto dell’Ufficio Scolastico Regionale e delle Università insieme alla Regione.

Ora la parola passa al Ministero dell’Università e della Ricerca, a cui spetta la verifica e l’approvazione del progetto: è infatti un decreto ministeriale che autorizza a livello nazionale il numero di posti nei corsi di specializzazione.

Per l’anno accademico 2019/2020 agli atenei dell’Emilia-Romagna erano stati riconosciuti 460 posti massimi nei corsi di specializzazione, mentre la proposta del CoReCo per il 2021 è di aumentarli fino a 755 specializzandi autorizzati, suddivisi tra l’Università di Bologna (300 posti), l’Università di Ferrara (150 posti), l’Università di Modena e Reggio Emilia (130 posti) e l’Università di Parma (175 posti). Complessivamente in tutta la regione si aprirebbero 80 posti nella specializzazione per il sostegno nella scuola dell’infanzia, 245 per la scuola primaria, 175 per la scuola secondaria di primo grado, 255 per la scuola secondaria di secondo grado.

Al momento in Emilia-Romagna lavorano il 7% degli insegnanti di sostegno sul totale nazionale, ma i posti autorizzati per la formazione dei nuovi docenti sono poco più del 2%: con la proposta inviata al Miur, la percentuale salirebbe al 3,8%.

L’obiettivo della Regione Emilia-Romagna è affermare in maniera significativa il ruolo sociale della scuola e dell’istruzione per l’inclusione di tutti, a partire da chi si trova più in difficoltà: per gli alunni, con tutte le iniziative per l’integrazione e il sostegno, e per le famiglie, per cui la Regione ha aumentato quest’anno ulteriormente i fondi per l’acquisto dei libri di testo delle scuole secondarie e ha confermato il 100% delle borse di studio universitarie.

“Il risultato importante di questa proposta- osserva l’assessore alla Scuola e università Paola Salomoni-, che confidiamo sarà recepita positivamente dal ministero, è il merito dello sforzo congiunto di atenei e Ufficio scolastico regionale, che voglio ringraziare per la disponibilità di aumentare in modo così consistente rispetto all’anno scorso l’offerta di posti nei cicli di specializzazione al sostegno. Apriremo un gruppo di lavoro interno alla Conferenza Regione-Università per individuare modalità di intervento e risorse a supporto di un ulteriore allargamento dell’offerta formativa in modo da dare una risposta efficace alle scuole, ai ragazzi ed alle famiglie”.

 


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