“Il Comune ha patrocinato questo evento perché, oltre a rappresentare un momento culturale di notevole spessore, tratta un tema di estrema attualità, i conflitti bellici che affliggono il nostro pianeta”: così il sindaco Elio Ivo Sassi presenta Diversi Versi, la rassegna di poesia in Appennino indetta da Villacultura, che si terrà domenica pomeriggio (primo settembre), alle 17, in piazza della Ghiacciaia, intitolata quest’anno “Pace, sostantivo femminile plurale”.
“La quinta edizione – spiega Paola Ranzani, portavoce dell’associazione culturale – è dedicata al tema della guerra, che è vicino a noi. Purtroppo continuiamo ad essere investiti da una propaganda che definirei militarista, maschilista ed arcaica. Infatti le contese armate non appartengono alle donne, che sono, assieme ai bambini, le principali vittime delle carneficine di civili. E che perciò lo sono generalmente due volte, in quanto madri e compagne di combattenti uccisi. Per tale ragione quest’anno la rassegna è riservata alle poetesse”.
Parteciperanno Normanna Albertini, Giosiana Bondi, Sabrina Bordone, Ivana Cavalletti, Paola Fontana, Maria Teresa Pantani, Antonietta Romiti, Clorinda Rondini, Osanna Scalini e Simona Sentieri, nonché la casa editrice Edizioni Consulta. Vi saranno comunque anche interpreti maschili, Fabrizio Fontana e Tommaso Fontanesi, che, unitamente a Orietta Ferrari, leggeranno poesie di Fadwa Tuqan, “una grande autrice palestinese – continua Ranzani – scomparsa nel 2003. Le sue parole saranno recitate in arabo, in italiano e nel dialetto di Civago”.
Le musiche saranno a cura del maestro Ezio Bonicelli, mentre la fotografia emblema dell’appuntamento è stata scattata in Palestina da Elisa Pellacani. In caso di maltempo la manifestazione, che, oltre al patrocinio dell’ente pubblico, vanta l’adesione della Croce verde e della biblioteca villaminozzesi, e di Emilbanca, si svolgerà nel teatro I Mantellini.
“È un incontro al quale è importante partecipare – conclude il primo cittadino Sassi – per esprimere, fra l’altro, un forte appello alla pace nel mondo, al quale i popoli ucraino, palestinese, russo e israeliano hanno diritto. Come tutti noi. Auspichiamo che le controversie vengano risolte grazie al dialogo e ai negoziati, evitando nuove centinaia e migliaia di morti militari e civili su tutti i fronti”.