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Dopo la ripresa della didattica in presenza al 50% nelle scuole superiori, buoni i primi risultati del piano regionale: mezzi al 50% della capienza, senza criticità significative segnalate dai tavoli di monitoraggioCapienze al 50% rispettate a bordo di bus e treni e senza criticità significative segnalate dai tavoli di monitoraggio. I mezzi ci sono e sono sufficienti, occorre incidere ancora di più sull’organizzazione complessiva, con particolare riguardo ai potenziamenti dei controlli alle fermate, per far sì che gli studenti si distribuiscano in modo adeguato sulle corse che, in alcuni casi, sono state raddoppiate o triplicate.

Sono buoni i primi risultati del piano regionale messo in campo dall’Emilia-Romagna per la ripresa della didattica al 50% in presenza nelle scuole superiori. È quanto emerge dall’incontro voluto oggi dall’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, con i rappresentanti di tutte le Province e Aziende e Agenzie del trasporto pubblico locale a pochi giorni dal rientro in aula delle studentesse e degli studenti emiliano-romagnoli.

I tavoli provinciali, coordinati dai Prefetti, monitorano la situazione ogni giorno in tempo reale e grazie alla stretta collaborazione con le Forze dell’ordine e con i volontari che – per esempio, a Reggio, Ferrara, Parma e in Romagna – hanno attivato servizi di steward e sorveglianza, i trasporti si muovono in sicurezza per portare nelle scuole le ragazze e i ragazzi.

“Il nostro impegno è massimo per garantire e mantenere la ripresa della didattica in presenza- spiega l’assessore Corsini- e che eravamo pronti a partire lo dimostrano i fatti. Avevamo lavorato già da settembre, assieme a Comuni e Province, Ufficio scolastico regionale, sindacati, Aziende di trasporto pubblico locale e Prefetture, per mettere a punto un piano regionale condiviso, basato sul potenziamento dei trasporti – oltre 550 bus aggiuntivi: 350 già in strada da settembre più altri 200 adesso, per un investimento della Regione di oltre 23 milioni di euro – e orari d’ingresso scaglionati dove era necessario. Quel piano sta funzionando e sarà sempre più perfezionato per la sicurezza dei nostri studenti e delle loro famiglie. Per questo ho chiesto al prefetto di Bologna, Francesca Ferrandino, che coordina tutte le prefetture territoriali, di fornirci il report dei tavoli provinciali per intervenire tempestivamente in caso di criticità”.

“Serve però- prosegue Corsini- la collaborazione attiva di tutti. A partire dalle ragazze e ragazzi, perché rispettino e facciano rispettare le regole necessarie per la loro sicurezza: mascherina sempre ben indossata su tutti i mezzi e alle fermate, distanziamento e igiene delle mani. Abbiamo messo in circolazione un numero sufficiente di mezzi per assicurare il mantenimento della capienza al 50%, in molti casi raddoppiando o triplicando le corse: bisogna usare e sfruttare questi mezzi in modo corretto, salendo magari sul bus successivo quando il primo risulta già occupato e qui potenzieremo controlli e comunicazione per distribuire i viaggiatori in modo equilibrato”.

“Il nostro obiettivo è riportare tutti a scuola- chiude l’assessore- perché il diritto allo studio per noi è primario. Dobbiamo muoverci con cautela per raggiungere questo risultato, stabilizzando la situazione, e per questo d’accordo con il presidente Bonaccini, il prefetto Ferrandino e il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Versari, si è deciso di mantenere fino al 6 febbraio le classi in presenza al 50% e con un occhio all’andamento della curva epidemiologica. Insieme possiamo farcela ma è davvero indispensabile la collaborazione e la responsabilità di ognuno di noi”.


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