ROMA (ITALPRESS) – “E’ un decreto che vuole un’Italia che guardi al futuro e che non lasci indietro a nessuno”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa sul decreto Sostegni bis.
“Ci aspettiamo che l’economia abbia un rimbalzo già da questo trimestre, le stime per fine anno saranno al rialzo – ha sottolineato Draghi -. E’ presto però per potere parlare di crescita sostenuta, ci sarà un rimbalzo ma perchè ci sia crescita sostenuta ci sarà bisogno del Pnrr”.
“Credo che il miglioramento della situazione sanitaria il progresso della campagna vaccinale, possa permettere alle imprese di guardare con ottimismo al futuro, ottimismo confermato dai fatti. Ci aspettiamo anche una forte ripartenza del turismo e della ristorazione”, ha detto ancora il premier. “Mi pare che il terreno per le imprese sia pronto”, ha aggiunto.
“Il decreto prevede circa 40 miliardi, 17 per sostegni alle imprese e professioni , 9 miliardi per aiuti su crediti e liquidità, 4 per i lavoratori e le fasce in difficoltà”, ha spiegato Draghi, che ha proseguito: “Per la prima volta accanto al criterio del fatturato si usa anche il criterio dell’utile. Vengono incluse nuove partite Iva nel sostegno. C’è un’ampia parte del decreto che riguarda i giovani: si vuol rendere più facile comprare una casa, costruirsi una famiglia e dare quell’elemento di futuro che manca oggi”.
Poi ha frenato sulla proposta di tassa di successione per aiutare i giovani, avanzata dal leader del Pd Enrico Letta: “Non ne abbiamo mai parlato, ho sempre detto che non è il momento di prendere i soldi dei cittadini ma di darli, l’economia è ancora in un momento di recessione, di disoccupazione. L’importante ora è fare una legge delega per la riforma fiscale – ha aggiunto – e poi nominare una commissione che lavorerà su questa riforma”.
“I mesi che verranno saranno migliori del passato, ma saranno mesi complessi, anche per lo sblocco dei licenziamenti in alcuni settori. Servirà uno Stato presente”, ha spiegato il presidente del Consiglio, che ha espresso “soddisfazione per le aperture graduali con il rischio calcolato, in gran parte frutto della campagna vaccinale. Vi sono successi logistici, con l’aumento dei punti di vaccinazione e la percentuale di dosi somministrate; c’è anche una decisione di cui il governo è fiero: la sterzata sulle classi d’età delle vaccinazioni”.
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