Aveva destato grande preoccupazione, tra i residenti della zona, l’esplosione di colpi d’arma da fuoco presso la Stazione San Vitale di Bologna il 25 gennaio dello scorso anno. Nella circostanza fu arrestato dai Carabinieri del Reparto Operativo di Bologna un giovane tunisino. Il gravissimo gesto si consumava in un contesto degradato e connesso al mondo dello spaccio di stupefacenti. Pertanto, sotto la guida della Procura della Repubblica di Bologna, i carabinieri del Nucleo Investigativo felsineo, coordinati dal Sost. Proc. Antonio Gustapane, hanno effettuato ulteriori indagini ed approfondimenti che da un lato hanno consentito di raccogliere ulteriori elementi a carico del giovane indagato (condannato per detti fatti, con sentenza passata in giudicato il 02.12.2022, alla pena di anni 2 e mesi 3 di reclusione nonché € 2.200,00 di multa) e, dall’altro, di far emergere una fiorente attività di spaccio esercitata nella zona da altri suoi connazionali.
È stato possibile accertare che già dall’agosto 2021 e fino all’estate successiva, nella zona della stazione di San Vitale ed in particolare nel parco pubblico di via Scandellara, limitrofo all’omonima scuola primaria e dell’infanzia, erano state consumate numerose cessioni di hashish, eroina e cocaina. Per tali reati nel pomeriggio di ieri sono stati arrestati, ed associati presso la locale casa circondariale, due giovani tunisini in esecuzione di provvedimento cautelare, emesso dal GIP del Tribunale di Bologna su richiesta della Procura della Repubblica.