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Emergenza siccità distretto del Po: le misure emerse dall’Osservatorio per assicurare l’idropotabile e contrastare il cuneo salino
Il Porto di Torricella, nel Comune di Sissa Trecasali (PR), sul fiume Po, visto dal drone aereo del giornalista Marco Epifani

A seguito di quanto emerso dalla seduta dell’Osservatorio crisi idriche odierno, l’Autorità Distrettuale del fiume Po-Ministero della Transizione Ecologica, al fine di sostenere le portate del Po nel tratto di valle per assicurare l’uso idropotabile della Provincia di Ferrara, della Provincia di Ravenna e della Provincia di Rovigo; e per contrastare la risalita del cuneo salino nelle acque superficiali e sotterranee riducendo, al contempo, i rischi di potenziali impatti negativi sullo stato ambientale dei corpi idrici ai sensi della Direttiva 2000/60/CE, comunica che sono state definite le seguenti misure:

  • Riduzione del 20% dei prelievi irrigui a livello distrettuale rispetto ai valori medi dell’ultima settimana;
  • Aumento dei rilasci dai grandi laghi alpini (Maggiore, Como, Iseo, Idro e Garda) pari al 20% rispetto al valore odierno;
  • Verifica da parte della Regione Piemonte (con particolare riguardo al bacino del Toce) e della Regione Valle d’Aosta della possibilità di rilasci aggiuntivi giornalieri dagli invasi idroelettrici, in analogia a quanto già effettuato in Regione Lombardia e nella Provincia autonoma di Trento.

L’Autorità Distrettuale del fiume Po invita pertanto le Regioni ad assumere, nelle opportune sedi decisionali, provvedimenti adeguati per l’attuazione delle misure.

 


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