A fine febbraio è stato trasferito presso il “Centro Fauna Selvatica il Pettirosso” di Modena un esemplare di lupo (Canis lupus) che si trovava ospite presso una struttura privata di Pistoia. Rufus, questo il nome che gli era stato inizialmente attribuito, era stato trovato qualche anno fa, ancora poco più che cucciolo, gravemente ferito a seguito di un investimento automobilistico. L’animale, inizialmente identificato come un cane a causa della sua anomala colorazione molto scura, venne soccorso e curato anche ricorrendo a particolari interventi chirurgici, venendo poi “adottato”, ritenendolo un cane, da una famiglia che lo aveva ribattezzato Gandalf.
Adesso il lupo si trova in ottima forma, tuttavia i postumi delle fratture alle zampe posteriori, non completamente recuperati, non gli consentono di poter tornare alla vita libera in natura, perciò è stata individuata, quale struttura più idonee per la sua detenzione definitiva, il Centro faunistico modenese.
A causa dell’indole selvatica ancora perfettamente conservata dal canide, l’operazione di recupero ha visto la necessaria partecipazione di un Tecnico faunista abilitato alla tele narcosi, il quale, sotto la direzione del servizio di Sanità pubblica Veterinaria della AUSL Toscana Centro e la supervisione dei Carabinieri forestali di Pistoia al fine di garantire la sicurezza e il benessere dell’animale, lo ha sedato.
L’animale è stato quindi prelevato dal recinto in cui si trovava e infine caricato sull’ambulanza veterinaria del centro “Il Pettirosso” di Modena dove sarà collocato, dopo un periodo di osservazione e ambientamento, in una ampio appezzamento boscato in compagnia di alcuni suoi conspecifici.