Il fiume Panaro ha esondato alle 7 di questa mattina, a monte dell’abitato di Nonantola, nel modenese, travolgendo l’argine. Un evento dovuto a una situazione meteo definita dai tecnici più che eccezionale, che ha sommato lo scioglimento della neve in quota – 40 centimetri di manto nevoso diventato acqua in pochissime ore – a piogge a carattere torrentizio.
Una situazione che la Regione sta monitorando in modo costante da ieri sera con l’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, insieme alla direttrice dell’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la protezione civile, Rita Nicolini, ai tecnici e volontari, ad Aipo, ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco e dell’Esercito, tutti in collegamento dalla sala operativa del Centro unificato provinciale di Protezione civile di Marzaglia.
Questa mattina il briefing con il presidente della Provincia di Modena, Gian Domenico Tomei, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, i rappresentati dei Comuni del territorio. Presente il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, in contatto costante col presidente Stefano Bonaccini.
Priolo e Baruffi in questo momento stanno svolgendo un sopralluogo sul luogo della rotta del Panaro. Insieme al presidente Bonaccini è già stata presa la decisione di chiedere al Governo lo stato di emergenza nazionale, per il quale la Regione si appresta ad avviare subito l’iter necessario.
“In questo momento la priorità è mettere in sicurezza la popolazione- afferma l’assessore Priolo– per questo sono in corso le evacuazioni di alcune persone e famiglie dell’abitato di Nonantola interessate dalla rottura dell’argine. La situazione nell’emergenza e nella assoluta straordinarietà degli eventi cui abbiamo assistito dalla scorsa notte, considerata anche la necessità di agire nel pieno rispetto delle norme di sicurezza Covid a tutela della salute delle persone, ci vede impegnati con la chiusura della breccia della rotta. Le casse di espansione di Secchia e Panaro hanno raggiunto i livelli massimi e sono riuscite a invasare milioni di metri cubi d’acqua evitando così lo scenario peggiore. Insieme al presidente Bonaccini, continuiamo a seguire l’evolversi dei fenomeni momento per momento e vogliamo fin da ora ringraziare tutti gli operatori e i volontari di Protezione civile, di Aipo, degli enti locali, le Forze dell’ordine, i Vigili del fuoco, la Prefettura per il prezioso supporto fornito finora”.
La situazione
Le casse di espansione di Secchia e Panaro hanno raggiunto i livelli massimi e invasato milioni di metri cubi d’acqua. Sul Secchia, a Ponte Alto di Modena è in corso il colmo della piena che durerà per diverse ore con livelli intorno a 11,20 metri superiore di circa 60 cm rispetto al massimo storico raggiunto.
Gli interventi da poco realizzati stanno contribuendo alla gestione dell’evento, tuttavia sono in corso verifiche per capire se in tutte le sezioni sia garantito un franco di sicurezza o ci possano essere problemi di tracimazioni.
Allagamenti in corso si sono verificati a valle della cassa di espansione di Campogalliano e a valle della cassa di espansione del fiume Panaro con interessamento della località Fossalta e delle abitazioni a monte e valle della via Emilia da Fossalta al ponte di Sant’Ambrogio.
Alcuni allagamenti si sono verificati anche nelle abitazioni limitrofe il torrente Tiepido che ha avuto livelli molto alti per le acque rigurgitate del fiume Panaro.
Nel pomeriggio è previsto un nuovo briefing per fare il punto della situazione.