Il percorso che verrà inaugurato domenica 24 luglio “Nebbia all’Alpe” dedicato alla riflessione sulla figura del pastore, è la realizzazione di un progetto che vuol portare l’attenzione sulle cose semplici, che appartengono al bagaglio culturale che molti possiedono ma raramente hanno occasione di esplorare.
Questo è stato l’obiettivo che gli abitanti della Scaffa e di Pian Castagnolo, piccole borgate dell’alto appennino modenese nei pressi di Ospitale, sono riusciti a realizzare grazie anche all’accoglienza avuta dal progetto da parte dei residenti e dell’amministrazione locale.
Insieme hanno dato vita a due percorsi tematici realizzati nella zona alta del sentiero 445 (da Capanno Tassoni al Passo della Riva), nelle zone più alte del comune di Fanano, da vivere in un’escursione giornaliera, accompagnati dalle indicazioni che guidano il partecipante e lo invitano a riflettere anche grazie ad installazioni dedicate alla figura del pastore transumante.
Per gli organizzatori si tratta di «un progetto nato per fare qualcosa di bello, tutti assieme, sulle rotte dei pastori. Da centinaia di anni questa bellissima vallata ospita i pastori transumanti, con le loro pecore che, oltre a rendere più caratteristico il paesaggio, lo rendono anche più sano. Il pascolo di greggi in cammino è l’attività che mantiene la miglior biodiversità, permettendoci di godere di una natura ricca e varia».
ll progetto prevede l’installazione di 20 opere realizzate da vari “artisti” partecipanti al progetto e ricordati in un luogo speciale dedicato ai “Mattinvalle”.
Tra le opere, significativa l’installazione, realizzata tra pietre e faggi, di fiori tagliati dal feltro e dipinti, dedicata a Beatrice di Pian degli Ontani, una pastora analfabeta di Cutigliano vissuta nel 1800. Beatrice era poetessa estemporanea in ottava rima. Furono Francesca Alexander, una milionaria americana e John Ruskin, scrittore ed esteta inglese di epoca vittoriana, a pubblicare i suoi versi, rendendola così immortale.
Un’altra installazione significativa è il gregge di pecore, realizzate in vari materiali, create da tutti coloro che hanno voluto partecipare. Poteva mancare il lupo, realizzato da Gionata Orsini, apprezzato artista locale della pietra e del legno che ha deciso invece di costruirlo in plastica (“il materiale “nemico”, ha specificato Gionata), senza dimenticare le installazioni di quadri come quelli dedicati alla luna di Mirella Monterastelli.
Lungo il percorso si trovano inoltre ambientazioni di nebbia (ecco perché il nome “Nebbia all’Alpe”) o pioggia, e tante altre installazioni artistiche e sensoriali.
Conclude l’esperienza una galleria di ritratti dei pastori del passato e del presente che hanno vissuto e vivono la transumanza in queste terre.
Il percorso sarà usufruibile fino alla fine del mese di Settembre.
La vice sindaca di Fanano Paola Guiducci commenta «Mando un sentito ringraziamento a tutti i volontari che hanno partecipato alla realizzazione di questo percorso immersivo esperienziale che porta al ricordo di epoche passate con la valorizzazione dell’attività pastorale che per tanti anni ha sostentato queste aree. Si tratta di un notevole sforzo culturale e artistico per entrare in contatto con la natura in un contesto agro pastorale meraviglioso come quello della vallata di Ospitale. E’ un viaggio culturale, ma anche didattico, alla ricerca di emozioni e sensazioni antiche che non dobbiamo perdere».
All’Ufficio Turistico di Fanano potrete trovare una mappa che vi condurrà in questo cammino esperienziale e, sempre li, potrete anche acquistare dei portachiavi ricordo (piccole pecore e fiori in feltro realizzati a mano dai partecipanti per autofinanziarsi).