“Rimane alta l’adesione agli scioperi di protesta proclamati la scorsa settimana dal 18 al 21 febbraio dai sindacati Filcams-Cgil Modena e Fisascat Cisl Emilia Centrale, con picchi che hanno superato il 90% tra le lavoratrici interessate dall’ammortizzatore sociale di Pam Panorama Sassuolo”. Lo rendono noto Filcams-Cgil e Fisascat-Cisl Modena.
“Il punto vendita che occupa personale soprattutto femminile vede le lavoratrici in stato d’agitazione da oltre un mese per contrastare le scelte unilaterali e discriminatorie attuate dalla dirigenza aziendale sull’uso degli ammortizzatori sociali.
Il weekend appena trascorso ha visto le lavoratrici impegnate in scioperi a scacchiera su più giornate che ha visto l’individuazione di orari e giorni su reparti differenti per evitare o comunque limitare la sostituzione durante l’esercizio del diritto allo sciopero per la difesa del proprio posto di lavoro. Tale è stata infatti l’adesione in tutti gli scioperi fino ad ora effettuati che l’azienda ha già in diverse occasioni proceduto a sostituire le proprie dipendenti, con responsabili dello stesso punto vendita e con altro personale proveniente da negozi dislocati sul territorio emiliano”.
“Comportamento che riteniamo altamente condannabile e per il quale stiamo valutando eventuali azioni a tutela del diritto allo sciopero” dichiarano Cinzia Pinton della Filcams Cgil di Modena e Pascale Milone della Fisascat Cisl Emilia Centrale.
“Grande è l’attenzione della clientela fidelizzata di Pam Panorama Sassuolo sulla sorte delle lavoratrici che conoscono personalmente e a cui esprimono giornalmente la loro solidarietà e confidano in una disponibilità al confronto da parte della Dirigenza aziendale – spiega la nota dei sindacati – Gli scioperi proclamati a livello territoriale s’inseriscono all’interno di una più ampia agitazione a livello nazionale in merito alle modalità di utilizzo degli ammortizzatori sociali, al ricorso di orari supplementari e straordinari contestualmente alla dichiarazione di esuberi da parte della dirigenza aziendale”.
“Abbiamo anche inviato nei giorni scorsi attraverso le nostre Segreterie nazionali – continuano Cinzia Pinton (Filcams Cgil) e Pascale Milone (Fisascat Cisl) – una segnalazione di procedura irregolare agli enti preposti quali l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), l’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL) e l’INPS nazionale e territoriale, denunciando le ripetute violazioni dei principi della rotazione sulla cassa integrazione che vedono lavoratori con gli stessi livelli e mansioni fungibili tra di loro essere collocati in cassa e altri lavorare ininterrottamente concretizzando la violazione dei criteri di scelta”.
Filcams e Fisascat auspicano la sospensione della cassa integrazione così come finora gestita e confidano in un confronto serio sulle modalità di utilizzo di un eventuale ammortizzatore così come sugli esuberi, richiesta avanzata in tutte le sedi dalle organizzazioni sindacali.
“Nonostante numerose e reiterate richieste dei sindacati a livello territoriale nei punti vendita di varie regioni interessati dall’ammortizzatore sociale, ad oggi non risulta che la società abbia concretamente avviato un confronto teso alla stipula di un accordo.
I sindacati pongono all’attenzione delle istituzioni e della politica la vertenza Pam Panorama per la tutela dei lavoratori e dei cittadini coinvolti, perché – concludono – se non tiene il lavoro, non tiene il Paese”.