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Finto postino arrestato a Bologna dalla Squadra mobileNella mattinata di ieri, durante un servizio finalizzato al contrasto di eventi delittuosi della stessa indole, in zona via Toscana, la 4° Sezione Crimine Diffuso della Squadra Mobile ha tratto in arresto in flagranza per il reato di furto in abitazione un pregiudicato tunisino, classe ’80, già in passato arrestato in flagranza di reato e sottoposto a misure cautelari restrittive della libertà personale per reati in materia di immigrazione e reati contro il patrimonio, tra cui, per l’appunto, furti in appartamento.

Il soggetto in questione veniva colto mentre portava ad esecuzione il reato con la “tecnica del postino”, consistente nel citofonare all’appartamento della vittima prescelta, preferibilmente una persona di una certa età, così da approfittare della minorata difesa della stessa, qualificandosi come postino e invitandola a scendere in strada per la firma di una raccomandata, così da avere il tempo di fare accesso presso l’abitazione (la cui porta in questi casi viene spesso solo accostata o chiusa senza mandate, dovendosi allontanare dalla stessa per un lasso di tempo relativamente breve) e asportare quanta più refurtiva possibile.

Nella giornata di ieri la vittima di turno è stata una 84enne con difficoltà a deambulare dovute all’età avanzata, appositamente scelta dal malvivente tra gli avventori del vicino mercato rionale. Il reo, dopo che la stessa era rincasata, le ha citofonato per farla scendere in strada fingendo di essere il postino. La donna dopo aver cercato, senza trovarlo, il postino, nel rincasare trovava la casa a soqquadro e impaurita appurava l’ammanco del portafoglio e di diversi monili.

L’autore, che veniva seguito a distanza dal personale della Squadra mobile in borghese, veniva visto uscire dall’androne condominiale con una borsa a tracolla di piccole dimensioni e salire su una autovettura, con quale lo stesso poco prima era arrivato in zona. L’uomo veniva dunque subito fermato dagli Agenti e trovato in possesso della refurtiva: un portafoglio da donna contente due banconote, una da 50 euro ed una da 5 euro (alla ricerca probabilmente del codice pin del bancomat), una tessera bancomat “Unicredit” (risultati poi essere tutti di proprietà della vittima) e dei cofanetti contenenti numerosi monili in oro, argento e di bigiotteria per un valore di circa 3000 euro.

A seguito di perquisizione, nell’auto di proprietà del tunisino si rinveniva dell’altra refurtiva, appartenente ad altre vittime di furti dello stesso tipo, denunciati in data 26 e 29 luglio, tra cui un lettore glicemico, motivo per cui il malvivente veniva altresì denunciato in stato di libertà per il reato di ricettazione.

L’uomo è stato quindi tratto in arresto con rito della direttissima che verrà effettuato oggi.


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