Partiranno lunedì 3 ottobre i lavori di ripristino e messa in sicurezza della strada intercomunale via San Martino in località Cà Barberano, fra i comuni di Prignano sulla Secchia e Polinago, chiusa dallo scorso 22 gennaio a causa di un movimento franoso che ha coinvolto l’intero versante.
La realizzazione delle opere di consolidamento, che dureranno fino al mese di febbraio 2023, consentiranno la riapertura al transito, superando i disagi alla popolazione residente e all’attività agricola presente in zona per l’approvvigionamento ed il trasporto delle materie prime.
I lavori, che saranno eseguiti dalla ditta Canovi costruzioni srl di Lama Mocogno per un importo complessivo di 775 mila euro, finanziati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.
Le opere fanno parte di una convenzione tra la Provincia di Modena e i comuni di Prignano sulla Secchia e Polinago, e prevedono la realizzazione di un muro in cemento armato su pali e con tiranti a sostegno della piattaforma stradale, il rifacimento della pavimentazione stradale, la regimazione delle acque con la realizzazione di un apposito collettore e il ripristino della lesione sul muro esistente a monte con la posa di nuove barriere guard rail.
Per il sindaco di Polinago e presidente della Provincia Gian Domenico Tomei «questo intervento è urgente e necessario perché la strada intercomunale in questione è strategica per i due territori di Prignano e Polinago, in particolare la frazione di San Martino che oggi è particolarmente in sofferenza, ne abbiamo avuto conferma in questi mesi di chiusura, nei quali sono stati notevoli i disagi per tanti cittadini. Con questo intervento di ripristino potremo rendere più sicuro l’intero versante». Il sindaco di Prignano Mauro Fantini sottolinea che «grazie alla convenzione con la Provincia e al finanziamento regionale potremo sistemare il tratto di strada in maniera adeguata, anche perché si tratta di un versante particolarmente complesso sul quale abbiamo dovuto intervenire altre volte nel corso degli anni».
Con la convenzione approvata dal consiglio provinciale lo scorso febbraio con otto voti favorevoli e tre astensioni, la Provincia di Modena si è resa disponibile ad assumere il ruolo di soggetto attuatore, mentre i Comuni interessati si sono resi disponibili a garantire la piena collaborazione.