Nella tarda sera del 1° luglio scorso, come si ricorderà, personale della Questura era intervenuto per un accoltellamento avvenuto in via Eritrea. La vicenda, i cui contorni sono ancora oggetto di approfondimento investigativo, era scaturita da una banale lite per un accendino. Il diverbio tra due cittadini nordafricani era degenerato, e uno dei due aveva estratto un coltello sferrando plurimi fendenti alla controparte.
Il ferito era stato trasportato in condizioni critiche al Pronto Soccorso in ragione delle ferite al costato che avevano causano lo “sgonfiamento” del polmone impedendo la corretta respirazione. Solo l’immediato drenaggio dell’emitorace consentiva di fare recuperare la funzionalità al polmone scongiurando conseguenze anche letali.
L’autore della aggressione nel frattempo era fuggito, dopo avere preso anche una collana d’oro che la vittima portava al collo. Le immagini del sistema di videosorveglianza della zona hanno registrato, non l’azione delittuosa ma altri fatti ad essa correlati e, soprattutto, di documentare l’aspetto dell’aggressore. La conoscenza del territorio degli investigatori della Squadra Mobile, da tempo impegnati nell’area della stazione, ha permesso di giungere all’identificazione del presunto autore dell’accoltellamento.
Sulla scorta delle risultanze delle indagini, la Procura della Repubblica ha ottenuto dal GIP la misura cautelare carceraria a carico del presunto autore dei gravi fatti: si tratta di un cittadino marocchino, classe 2003, senza fissa dimora, rintracciato ieri, 28 agosto 2024, nell’area della stazione storica.
Il grave fatto consumato nell’area stazione denota, da un lato, la casualità con cui anche gravissimi reati vengono compiuti coinvolgendo, anche, dei ragazzi e, dall’altro, la consueta e tempestiva risposta della Polizia di Stato, sapientemente coordinata dalla Procura della Repubblica. La conoscenza del territorio, maturata nel corso dei numerosissimi servizi di controllo disposti dal Questore di Reggio Emilia, infatti, ha consentito sinora di giungere in breve tempo all’identificazione dei presunti autori dei fatti, anche gravi, consumati in quell’area.