Si è recato in ospedale per una visita medica, e solo dopo qualche ora si è accorto di aver smarito il suo portafogli con all’interno la carta di pagamento. L’uomo, un 72enne, sporgeva denuncia presso i carabinieri della stazione di Guastalla che, a seguito delle indagini, acquisivano elementi di presunta responsabilità nei confronti di 2 uomini che avrebbero utilizzato indebitamente la carta per acquisti presso due esercizi commerciali per un importo complessivo di circa 200 euro.
Il 21 marzo scorso, la vittima si è recata presso l’ospedale civile di Guastalla per sottoporsi ad una visita medica, dopo qualche ora si è accorto di aver smarrito il suo portafogli. Il giorno dopo si è presentato presso gli uffici della stazione dei carabinieri di Guastalla per sporgere denuncia di smarrimento del proprio portafogli e della propria carta bancomat, la quale risultava essere stata utilizzata indebitamente in alcuni esercizi commerciali. Formalizzata la denuncia, i militari della stazione di Guastalla davano avvio alle indagini, constatando che la carta era stata utilizzata indebitamente per effettuare10 pagamenti per un totale di circa 200 euro in soli due esercizi commerciali ubicati nel comune di Novellara, per importi di modica entità e tali da non richiedere l’inserimento del pin sui dispositivi elettronici.
Nel corso degli accertamenti venivano sentiti i titolari dei due esercizi commerciali dove erano stati effettuati gli utilizzi della carta di credito, i quali riconoscevano le due persone che avevano effettuato l’indebito utilizzo. A seguito delle indagini i carabinieri di Guastalla hanno acquisito a carico dei due uomini – un 63enne ed un 42enne residenti in un comune della bassa reggiana – elementi circa la loro presunta responsabilità in ordine al reato contestato, circostanza per cui venivano denunciati alla Procura reggiana con l’accusa di indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.