Un critico letterario e accademico tra i più importanti del panorama italiano, studioso delle teorie freudiane applicate all’arte e alla letteratura. L’Emilia- Romagna saluta Mario Lavagetto, scomparso ieri all’età di 81 anni.
“E’ un lutto che appartiene a tutto il mondo della cultura- affermano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori-. Perdiamo una mente brillante, uno studioso tra i più raffinati e sottili, che ha saputo interpretare con uno sguardo nuovo testi importanti della letteratura italiana e internazionale. Si è occupato anche di opera lirica, un fattore culturale importante e identitario della sua Emilia-Romagna, studiando e riflettendo sui libretti dell’Ottocento”.
“Alla famiglia va il nostro cordoglio personale- hanno aggiunto- anche a nome di tutta la Giunta regionale”.
Nato a Parma, dove ha insegnato al liceo Romagnosi, ha ricoperto la cattedra di Teoria della letteratura all’Università di Bologna. Numerosi i riconoscimenti per la sua opera, dal Premio Natalino Sapegno a quello intitolato a Cesare Musatti.