Più casi di positività, con un’incidenza doppia rispetto a quella dello scorso anno e una maggiore co-circolazione di virus e, al contempo, più ricoveri seppure con un quadro clinico di minor gravità, grazie all’efficacia del vaccino: è il nuovo volto della pandemia in questa fine del 2022. Uno scenario che dimostra quanto ancora sia alta la pressione del covid, aggravata dall’influenza, sul sistema sanitario modenese. Da qui l’importanza di mantenere ancora le misure di protezione, soprattutto nei contesti più a rischio.
L’Azienda USL prosegue dunque nella campagna anticovid che, per il permanere dei contagi e la diversificazione degli stati vaccinali dei cittadini, viene resa sempre più “personalizzata” e “capillare” sul territorio, in una logica di prossimità, con la preziosa collaborazione dei Medici di medicina generale (MMG), unitamente alle Farmacie della provincia.
È questo, in estrema sintesi, il punto della situazione tra Covid, influenza e vaccinazioni illustrato dall’Azienda USL di Modena nel corso della conferenza stampa che si è tenuta stamattina, alla presenza di Romana Bacchi, Direttrice sanitaria dell’Azienda USL di Modena, Davide Ferrari e Giovanni Casaletti, Direttori rispettivamente del Dipartimento di Sanità Pubblica e del Servizio di Igiene Pubblica, e le rappresentanze dei Medici di medicina generale della provincia – Dante Cintori, responsabile Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) Modena, e Guido Venturini, responsabile Sindacato Nazionale Autonomo Medici Italiani (SNAMI) Modena – e dei Pediatri di libera scelta (PLS), con Silvia Cattani della Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP) di Modena.
Per l’occasione è stata ribadita l’importanza della vaccinazione, sia anti-Covid che antinfluenzale, quale strumento di protezione fondamentale dalle conseguenze più gravi delle due infezioni virali, soprattutto in un periodo come quello attuale caratterizzato dall’allentamento delle misure di prevenzione individuale.
In questo contesto assume ancora più centralità il ruolo dei medici di famiglia, che da circa due mesi sono impegnati nella somministrazione di vaccino antinfluenzale e delle dosi di richiamo anti-Covid, in una logica di prossimità, “personalizzazione” rispetto allo stato vaccinale e alla condizione clinica di ciascun cittadino. Grazie alla capillarità della loro presenza sul territorio e alla conoscenza approfondita delle condizioni di salute dei propri assistiti, i MMG rappresentano dunque le figure di riferimento per il corso presente e futuro delle due campagne vaccinali.
Nell’ultimo mese, infatti, delle 14.191 vaccinazioni anti-Covid eseguite oltre il 47% (6.741) è stato somministrato all’interno degli ambulatori di MMG, un punto percentuale in più rispetto al volume di attività complessivo registrato nei Puv territoriali (6.533, pari al 46%), di cui ben 3100 sono state effettuate presso l’Hub vaccinale di Modena in strada Minutara. Parallelamente i Medici di medicina generale sono impegnati nella campagna vaccinale antinfluenzale: al 12 dicembre scorso erano oltre 133.000 le dosi somministrate in provincia, di cui l’83% (110.000) dai MMG.
Il riferimento per ogni cittadino che deve eseguire l’antinfluenzale e il richiamo anti-Covid diventa dunque, sempre più, il medico di famiglia, da sempre un presidio per le varie esigenze di salute e quindi anche per la protezione dai virus che stanno circolando in modo importante in questo periodo.
“Nonostante non vediamo più riempirsi le terapie intensive come gli scorsi anni, l’incidenza del covid in questo periodo è raddoppiata rispetto al 2021 e i ricoveri aumentano – dichiara Romana Bacchi, Direttrice sanitaria Ausl –: gli unici strumenti efficaci di contrasto sono le misure di protezione individuale e la vaccinazione. Solo grazie al vaccino gli effetti del virus sono complessivamente meno impattanti sulle terapie intensive, poiché è possibile ridurre il rischio di conseguenze gravi. Ma i nostri ospedali sono comunque sotto pressione per l’alto numero di ricoveri e le persone fragili continuano ad essere gravemente colpite. Desidero dunque fare un accorato appello: vaccinatevi, proteggete voi stessi e i vostri familiari. Concordate con il vostro medico il percorso vaccinale, e proteggetevi anche dall’influenza, anch’essa portatrice di gravi conseguenze sulle persone più fragili”.
Covid: incidenza – Accanto alla vaccinazione continua ad essere raccomandato il ricorso alle misure di prevenzione individuale, quali uso della mascherina, distanziamento e igiene delle mani, soprattutto in ambienti chiusi e affollati, che, sebbene non più obbligatorie, possono aiutare a ridurre la circolazione virale. Circolazione che negli ultimi mesi è stata sostenuta: da novembre a inizio dicembre si è assistito a un sensibile incremento dei casi di positività da Covid-19, con un tasso di incidenza superiore al doppio rispetto a quello registrato nello stesso periodo dello scorso anno. Se infatti nel 2021 il tasso di incidenza maggiore registrato tra novembre e dicembre è stato di 227 ogni 100.000 abitanti (tra l’8 e il 14 dicembre), negli ultimi due mesi del 2022 è stato di 488 ogni 100.000 abitanti (21-27 novembre). L’ultima rilevazione, relativa alla settimana dal 5 all’11 dicembre, restituisce un calo del 20% rispetto alla settimana precedente, con 385 casi ogni 100.000 abitanti, che andrà comunque valutato nel prossimo futuro.
Covid: ricoveri – Rispetto al situazione dei ricoveri, la pressione sugli ospedali è più alta dello scorso anno, ma con un importante distinguo, quello relativo all’occupazione dei posti letto in terapia intensiva: il 16 dicembre 2021 erano 129 i ricoverati con tampone positivo negli ospedali di Modena, di cui 14 in terapia subintensiva e 12 in terapia intensiva; mentre a martedì scorso, 13 dicembre 2022, sono 192 i ricoverati positivi al Covid, di cui 2 in terapia intensiva e 1 in terapia subintensiva. Un’ulteriore dimostrazione dell’efficacia del vaccino e dell’importanza di adesione soprattutto per i soggetti fragili o per chi vive accanto a loro, utile anche per favorire la riduzione della pressione sugli ospedali. Vanno ricordati anche i ricoveri dovuti al peggioramento di quadri clinici con patologie preesistenti o che vengono aggravati dall’influenza, una infezione che continua a influire sulle attività assistenziali così come è sempre avvenuto nella stagione invernale.
La campagna vaccinale anti-Covid – Dati e numeri che restituiscono i buoni risultati ottenuti la necessità di proseguire nell’attività vaccinale, che nel complesso, a due anni dall’inizio della campagna avviata il 27 dicembre 2020, ha visto la somministrazione di 1.831.315 dosi, di cui 28.568 dosi del nuovo vaccino bivalente reso disponibile a partire dal settembre scorso. Ottime le percentuali di copertura relative al ciclo completo (prima e seconda dose o unica), pari all’86% della popolazione eleggibile (dai 5 anni), che sale all’87,1% se si prende in considerazione la copertura delle persone (dai 12 anni) che, già vaccinate con il ciclo primario, hanno eseguito anche la dose booster. Inoltre, il 74% degli over 80 in provincia di Modena ha eseguito la quarta dose, somministrata anche al 67,5% dei cittadini tra i 60 e i 79 anni in condizioni di fragilità.
Altrettanto sostenuta, in termine di adesioni, è l’attività vaccinale a favore della fascia d’età pediatrica, con il prezioso lavoro svolto dai Pediatri di libera scelta e dalle Pediatrie di Comunità della provincia. Ad oggi sono oltre 23mila le dosi anti-Covid somministrate ai bambini dai 5 agli 11 anni (vaccinata la metà degli eleggibili), a cui si sommano 3.260 dosi di vaccino antinfluenzale, a copertura della totalità dei fragili, contattati direttamente per la vaccinazione.