ROMA (ITALPRESS) – “Noi riteniamo che è un problema che va condiviso con i paesi di bandiera. Riteniamo che in ossequio a principi di diritto internazionale, quando si sale a bordo di una nave in acque internazionali è come se si fosse saliti su un’isola sotto l’egida territoriale di quel paese. Quindi questo dovrebbe far radicare gli obblighi di assistenza”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in conferenza stampa al termine della riunione del Cdm. “La Humanity 1, che si sta dirigendo verso Catania, secondo il provvedimento dell’articolo 1 comma 2 del decreto 2020 potrà permanere solo nel periodo in cui ci accerteremo delle condizioni umane degli ospiti, noi rispettiamo le persone e le esigenze umanitarie. Prenderemo in carico tutte le persone o perchè sono minori o perchè donne incinta o con bambini piccoli o chi sta male. Rispettiamo le persone, le esigenze umanitarie, le emergenze di queste persone però all’esito della verifiche le persone che non siano in queste condizioni dovranno essere riportate fuori dalle acque territoriali. Poi vedremo cosa succede, questa è una partita”. “Nel frattempo è anche successo che a Bruxelles ci sono stati contatti, in Francia c’è stata apertura con un segnale importante che non risolve le responsabilità dei paesi bandiera”, ha aggiunto.
“Sappiamo – ha dunque evidenziato Piantedosi – che in questo momento c’è una ONG di cui non sappiamo ancora il nome che ospiterebbe 94 persone a bordo e che si sta avvicinando alle coste di Siracusa. Non abbiamo ancora deliberato sulla questione perchè stiamo facendo i vari accertamenti del caso, sappiamo però che è già scoppiata una rivolta interna a bordo”.
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