Giunta in Pronto soccorso all’Ospedale Maggiore alle ore 12.50 del 26 luglio scorso la signora presentava un arto dolorante e cianotico, correttamente identificato in triage con codice di urgenza arancione.
Dopo aver eseguito in Pronto soccorso tutti gli accertamenti diagnostici e clinici, nell’arco di due ore dall’arrivo in triage, la paziente era già in sala operatoria, grazie all’immediata disponibilità del personale anestesiologico e infermieristico della piastra blocchi operatori e all’equipe dei Chirurghi vascolari, per un doppio intervento di trombectomia, finalizzato alla riapertura dell’arteria succlavia.
Causa scatenante dell’ischemia acuta all’arto superiore sinistro la presenza di una costola cervicale in più, di cui la donna – F.L. 39 anni – non era conoscenza (Sindrome dello Stretto Toracico Superiore arteriosa).
A 5 giorni dagli interventi salvavita, grazie ad un terzo intervento di Chirurgia vascolare in collaborazione l’equipe dei Chirurghi vertebrali la costola accessoria è stata rimossa e sono state ripristinate la funzionalità e l’integrità dell’arteria colpita da ischemia mediante un innesto protesico. La gestione anestesiologica degli interventi è stata affidata ad una anestesista esperta.
Oggi, a distanza di 2 settimane dalla brutta avventura, la signora potrà tornare a casa dalla sua famiglia e riprendere la sua quotidiana attività senza alcun deficit all’arto superiore sinistro.
I professionisti dell’Ospedale Maggiore coinvolti nel percorso terapeutico-assistenziale della paziente presenti al punto stampa: Barbara Bacer, anestesista UO governo blocchi operatori; Alessandra Bassani, coordinatore anestesiologico PBO; Michele Cappuccio, ortopedico Chirurgia Vertebrale; Graziana Casacanditella, medico di Pronto Soccorso; Enrico Iaquinta, infermiere triage Pronto Soccorso; Francesco Talarico, medico di Terapia intensiva e Paolo Teutonico, Chirurgo vascolare.