L’obiettivo della Regione è chiaro: creare le condizioni affinchè il lavoro in modalità smart working sia sempre più utilizzato e sia sempre più possibile allargare la platea di coloro i quali possono utilizzare questo strumento. Per questo la Giunta regionale, guidata dal presidente Bonaccini, ha deciso di sostenere l’impegno degli Enti locali in questa direzione, e lo ha fatto attraverso un bando grazie al quale sono stati finanziati 55 i progetti degli Enti locali, per un totale di 3,4 milioni di euro, di cui 600 mila già liquidati.
Progetti messi in campo per far fronte al lavoro di Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città Metropolitana dell’Emilia-Romagna, durante e dopo l’emergenza sanitaria Covid-19.
Tante le idee progettuali a sostegno del lavoro Smart e della trasformazione digitale emerse nei progetti: migrazione su cloud, adozione di strumenti di social collaboration, formazione per lo sviluppo di una nuova leadership digitale, rafforzamento del lavoro per obiettivi e del lavoro per team, sviluppo di processi e servizi full digital, ripensamento di spazi e luoghi di lavoro. Tutte componenti per disegnare una nuova Pubblica amministrazione veloce e agile nel dare risposte alle esigenze del territorio e dei cittadini.
“L’emergenza legata al Covid ha indotto ad accelerare il processo di riorganizzazione della Pa – afferma l’assessore regionale al Bilancio e al Personale, Paolo Calvano -. Per questo, compiendo uno sforzo straordinario, in fase di assestamento di bilancio abbiamo ampliato il finanziamento di ulteriori 1 milione e 450 mila euro che si aggiungono ai primi 2 milioni. Su questo siamo stati pionieri in Italia, nella consapevolezza che l’innovazione nella Pa è fondamentale per la qualità dei servizi offerti ai cittadini”.
Il bando per l’attivazione dello Smart Working si inserisce all’interno di una strategia che la Regione promuove già dall’ottobre 2019. Infatti, prima dell’emergenza Covid-19, è stato avviato il progetto VeLA-Emilia-Romagna Smart Working, finalizzato a creare le condizioni di sistema affinché possano svilupparsi, nell’ambito delle Pa presenti nel territorio regionale, modalità di lavoro Smart, contribuendo così al processo di trasformazione digitale del territorio.
“Abbiamo capitalizzato l’esperienza che gli enti pubblici hanno realizzato in questi mesi di emergenza, dove lo smart working ha rappresentato una scelta obbligata ma anche un investimento sul futuro. Ciò – aggiunge l’assessore regionale all’Agenda digitale, Paola Salomoni – ha permesso non solo di garantire la continuità dei servizi ma ci ha mostrato proprio un avanzare su una strada importante che Hmostra come il digitale sia strumento fondamentale nello sviluppo sociale. Proprio in questo momento stiamo lavorando alla nuova Agenda Digitale che sarà anche lo strumento per progettare una nuova Pubblica amministrazione digitale, sempre più efficace nella risposta alle esigenze del territorio e dei cittadini”.