“Di fatto Montese è un Comune senza rete…”. E’ amara la battuta del segretario Lapam di Montese, Mattia Monduzzi Donazzi, mentre parla della situazione della linea internet nel Comune appenninico. Una situazione precaria che sta mettendo in grande difficoltà imprese e cittadini: “Siamo senza rete, o con una linea che funziona a sbalzi, ormai da giorni e nelle ultime ore la situazione è peggiorata ulteriormente. In sede Lapam i telefoni, che hanno il Voip, sono muti da giorni, riusciamo ogni tanto a scaricare le mail, ma i programmi che necessitano della linea non funzionano. Pensate alle imprese: i pos non funzionano, le comunicazioni online sono di fatto interrotte. Le Poste sono a scartamento ridotto, la banca di fatto non può operare… E in tutto questo non abbiamo ancora ricevuto una risposta né da Telecom né da Open Fiber che, teoricamente, dovrebbe occuparsi della banda larga. La situazione sta diventando ingestibile e online Montese è irraggiungibile”.
Il presidente Lapam Montese, Massimiliano Pedrucci, spiega: “Non abbiamo ancora capito se si tratti di un guasto o di un disservizio di tipo diverso, quel che è certo è che non si hanno certezza dei tempi per riattivare la linea internet in modo stabile. Anche il Comune si sta attivando da qualche giorno, ma per ora nessuna risposta”.
L’amministrazione comunale fa sapere che sta cercando in ogni modo di sollecitare i lavori di posa e attivazione della fibra ottica cercando di accelerare e ove necessario snellire le procedure necessarie. La stessa amministrazione ricorda che l’opera, che è già finanziata all’interno del progetto di riduzione del Digital Divide, si trova in uno stato di fortissimo ritardo per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori affidati ad Open Fiber. Tutto questo si traduce in problemi enormi per le imprese, i liberi professionisti, gli artigiani che faticosamente mantengono la loro attività sul nostro territorio. Questa norme carenza di connettività, sottolinea il Comune, sta portando anche ad accumulare un ritardo competitivo per l’intero territorio.
“Pensiamo al settore agricolo che si sta affacciando all’agricoltura 4.0 – riprende il presidente Pedrucci – agli studenti penalizzati pesantemente e a volte impossibilitati a seguire le lezioni in Dad, o ai semplici cittadini che faticano ad accedere a quelli che ormai sono da considerare servizi essenziali (amministrazione digitale, fascicolo sanitario elettronico…) e i danni economici ingenti aumentano ogni giorno che passa”.