La scomparsa di Umberto Guiducci, che si è spento questa notte all’Ospedale S. Anna di Castelnovo ne’ Monti, è considerata una grande perdita per la comunità medica reggiana e per tutti coloro che lo hanno conosciuto, apprezzandone la competenza, l’intraprendenza e la serietà professionale.
L’intelligenza e la caparbietà che lo distinguevano ne avevano fatto un riferimento imprescindibile e prezioso per gli Amministratori e i Direttori con i quali aveva collaborato.
Aveva scritto capitoli significativi della storia recente della sanità del nostro territorio, che deve a lui una parte importante dei risultati raggiunti e della propria traiettoria di crescita e sviluppo. La specialità cardiologica, il Santa Maria Nuova, lo sport reggiano, la città tutta gli sono riconoscenti per ciò che ha saputo offrire, costruire, realizzare in ogni ambito nel quale aveva dedicato il proprio impegno.
Per Umberto Guiducci l’esordio professionale era avvenuto in Medicina Interna con il Prof. Negri Gualdi, nella seconda metà degli anni ’60. È dell’inizio degli anni ’70 la costituzione del primo nucleo del Servizio di Cardiologia del S. Maria Nuova, insieme al prof. Giuseppe Casali, al dott. Bruno, al dott. Righi Riva, al dott. Merlo, al dott. Montepaone.
Nel 1974, insieme al dott. Carlo Menozzi, Guiducci avviava la prima esperienza di Unità Coronarica, con 6 posti letto di degenza ordinaria. È del 1980 la sua nomina a Primario del 2° Servizio di Cardiologia – che affiancherà la Divisione di Cardiologia diretta dal Prof. Casali – finalizzata a consolidare le cardiologie ambulatoriali e che, alla fine di quel decennio, si arricchirà di posti letto di degenza ordinaria.
Nel frattempo la Cardiologia del Santa Maria Nuova era cresciuta: il Prof Casali veniva chiamato a dirigere l’Unità Operativa di degenza cardiologica dotata di Unità Coronarica mentre il Servizio di Cardiologia diveniva Unità Operativa di Cardiologia Interventistica, sotto la direzione di Guiducci. Al pensionamento del prof. Casali, nel 1999, Guiducci riceveva l’incarico di direzione dell’Unità Operativa di degenza cardiologica, venendo sostituito da Menozzi alla direzione della Cardiologia Interventistica. In quegli anni Guiducci coordina la realizzazione della rete provinciale hub spoke delle cardiologie provinciali.
Già Direttore del Dipartimento di Area Critica, all’inizio degli anni 2000 è artefice della creazione della Struttura di Riabilitazione cardiologica, dell’Unità Coronarica e della Terapia Intensiva Rianimatoria dell’Ospedale S. Anna di Castelnovo Monti. Raggiunge la pensione nell’ottobre del 2007, all’età di 70 anni.
Per molti anni è stato Professore a contratto di Cardiologia presso la Scuola di Specializzazione in Cardiologia dell’Università degli Studi di Parma e Presidente della Società Italiana di Medicina dello Sport.