Legacoop Emilia Ovest è “carbon neutral” e lancia un progetto cooperativo. Questo traguardo è stato annunciato in occasione dell’iniziativa pubblica “VI.VE. il pianeta – La cooperazione per l’ambiente”, tenutasi al Centro Internazionale Malaguzzi venerdì 8 ottobre.
L’emergenza ecologica e climatica è sempre più pressante, converge le attenzioni e i programmi a tutti i livelli governativi, a partire dagli imminenti PNRR e Next Generation EU. Legacoop ha compiuto questo passo verso la transizione green, coinvolgendo le sue associate, nella consapevolezza che il fattore tempo è determinante e non più eludibile. Al fine di compensare le emissioni di CO2 prodotte, l’associazione ha acquisito Crediti al Carbonio certificati dall’ONU per la riforestazione di un’area del Brasile. Questi particolari crediti, oltre alla semplice piantumazione di alberi, prevedono il sostegno di azioni concrete. Partner di progetto è la società Carbon Credits Consulting, il cui approccio consiste infatti nel coinvolgimento delle comunità locali, nella tutela e nel ripristino della biodiversità presenti nelle zone di riforestazione.
Durante l’evento, è stato presentato il progetto VI.VE. a cui hanno aderito in prima battuta alcune cooperative e prevede nuove sottoscrizioni, verso un movimento sempre più esteso. Legacoop si fa promotrice di uno sforzo di sensibilizzazione culturale inteso a porre strategicamente l’ambiente al centro dei modelli di business delle proprie associate. Obiettivo del progetto è la compensazione di 1225 tonnellate di CO2, provenienti dal parco auto delle imprese partecipanti, tramite Carbon Credits Certificati riconosciuti dall’ONU: equivale a rimuovere dalle strade 1021 macchine di media cilindrata o 64 voli a massima capacita (200 passeggeri) Milano-Londra. La compensazione è un primo passo significativo verso la riduzione delle emissioni.
L’iniziativa, inserita nel programma del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2021 e condotta Stefano Ferrari, giornalista di TRC, ha visto un’ampia partecipazione del mondo cooperativo e non solo. Nell’intervento di apertura Edwin Ferrari, presidente Legacoop Emilia Ovest, ha sottolineato come l’impegno associativo sia alimentato dai principi che guidano l’agire cooperativo nelle economie e nelle comunità, sia orientato alla cura dei contesti sociali e ambientali, e proiettato a durare nel tempo di generazione in generazione. Ha evidenziato inoltre come l’ambiente diventi strategico e necessiti di professionalità e imprese specializzate in sviluppo di piani concreti.
Sono intervenuti Luca Vecchi, sindaco di Reggio Emilia, e Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna.
Matteo Pellegrini di Legacoop, coordinatore del progetto, ha raccontato la genesi e le fasi del percorso verso la neutralità carbonica ottenuta dall’associazione: un obiettivo sostanziale che rappresenta anche la tappa di un circuito virtuoso di buone pratiche condivise con le associate.
Il noto meteorologo e divulgatore Luca Lombroso ha portato una relazione scientifica sull’emergenza ambientale, a cui è seguito il video contributo di Anna Ascani, sottosegretaria del MISE. Nella tavola rotonda “Se non ora, quando? Salviamo il Pianeta” si sono confrontati Pierluigi Stefanini, presidente ASVIS e Gruppo Unipol, Simone Gamberini, direttore generale Coopfond (fondo mutualistico di Legacoop che ha sostenuto il progetto), Alfonso Pecoraro Scanio, presidente Fondazione UniVerde, Eugenio Bertolini, amministratore delegato IREN Ambiente, e Sara Roversi, imprenditrice, fondatrice del Future Food Institute.
Sono stati poi chiamati sul palco i rappresentanti delle cooperative che hanno aderito a VI.VE.: Arbizzi, Art Lining, CIRFOOD, Cantine Riunite & CIV, Co.A.P., Conad Centro Nord, Coop Alleanza 3.0, Coopservice, Greslab, Nuovi Profumi, Proges, Transcoop. Hanno dato la loro testimonianza diretta e ricevuto i certificati dei Crediti acquisiti. Infine, l’iniziativa si è chiusa con il suggello di Mauro Lusetti, presidente Legacoop Nazionale.