Ora in onda:
____________

L’Emilia-Romagna sostiene la filiera del latte. L’assessore Mammi in visita alla Granarolo di BolognaQuella ‘g’ che beve il latte è conosciuta in tutta Italia e nel mondo, ma appartiene all’Emilia-Romagna. È il simbolo del gruppo bolognese Granarolo, il primo ad aver portato sulle tavole degli italiani il latte di Alta Qualità.

Si è parlato di export e posizionamento sul mercato, ma anche di innovazione e progetti di filiera sostenuti dalla Regione, durante l’incontro in azienda tra l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari e i vicepresidenti, Bruno Altini e Danio Frederici, collegati da remoto.

Nata nel 1957 dalla volontà di un gruppo di contadini e mezzadri bolognesi, l’azienda conta oggi 3000 dipendenti, 600 allevamenti in 12 regioni italiane, 8 stabilimenti all’estero, 7 milioni di litri di latte prodotti nel 2020, ed è l’unica di matrice cooperativa in grado di competere con i grandi gruppi nazionali e multinazionali.

“E’ davvero bello vedere una valorizzazione così profonda della filiera del latte grazie a un rapporto quotidiano con chi produce– afferma Mammi-. Granarolo è un modello d’impresa utile al mondo agricolo, capace di recuperare e di investire sull’autenticità e il valore della produzione, credendoci fino in fondo. È una piccola multinazionale dal cuore emiliano-romagnolo, nella quale ognuno riveste un proprio preciso ruolo. In un momento così delicato per la ripresa della pandemia, il compito delle istituzioni è essere al fianco delle imprese per contribuire a renderle sempre più competitive”.

Tra i temi affrontati anche la certificazione sul benessere animale ottenuta nel 2018, l’utilizzo dei farmaci finalizzati alla migliore efficacia terapeutica, la riduzione degli sprechi e tutte le azioni di sostenibilità che porteranno gli stabilimenti Granarolo ad abbattere circa 30mila tonnellate di CO2 entro il 2023.

Il Gruppo Granarolo

La Holding dell’azienda è Granlatte Società Cooperativa Agricola, aderente a Legacoop e a Confcooperative, che associa oltre 600 produttori di latte distribuiti in dodici regioni italiane. La struttura della Cooperativa è costituita da 534 produttori singoli associati e 4 cooperative di raccolta. Gli allevatori associati conferiscono il latte a Granlatte che raccoglie la materia prima e la consegna agli stabilimenti di Granarolo Spa. Quest’ultima direttamente, o attraverso le controllate, lavora e commercializza latte e derivati in tutto il territorio e all’estero. Quattro le tipologie di latte raccolto: latte alimentare normale, latte alimentare tracciato, latte Alta Qualità e latte biologico.

Si tratta di una realtà imprenditoriale che, presidiando dell’intera filiera produttiva, consente di attuare, insieme con i produttori, una programmazione mirata, orientata alla qualità.

La Cooperativa Granlatte ha infatti intrapreso, da tempo, la strada del pagamento differenziato della produzione di latte secondo precisi parametri qualitativi, e offre ai produttori servizi di assistenza tecnica, di informazione e formazione alla produzione.


Previous articleCoronavirus: tamponi rapidi, tutte le aziende sanitarie hanno già ricevuto e distribuito quelli dedicati al territorio
Next articleFabbrico: vuole vendere on line la pelliccia, si ritrova svuotato il alleggerito