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MILANO (ITALPRESS) – Portare gli amici a quattro zampe sul luogo di lavoro è possibile, anzi spesso migliora anche la produttività. Ne sa qualcosa Purina, azienda leader in Europa nella cura dell’alimentazione dei pet, i cosiddetti animali da compagnia, che da anni permette ai propri dipendenti di ospitare i propri animali al lavoro e che ora si propone di dare una mano alle altre aziende che intendono sperimentare questa possibilità.
“E’ una pratica che noi abbiamo iniziato da quasi 10 anni – afferma il Regional Director per l’Italia e il Sud Europa di Purina, Rafael Lopez, intervistato da Italpress – Sappiamo che quasi il 40% delle famiglie italiane ha un pet e sappiamo della relazione intima che le persone hanno nei confronti dei loro animali di compagnia. Vogliamo portare questa relazione e questo benessere anche in ufficio, perchè sappiamo che ha un impatto positivo sulla situazione personale e la psicologia del lavoratore, ma anche sulla produttività”.
“Lo facciamo con un protocollo e un regolamento semplice, che ogni proprietario deve rispettare. Si tratta principalmente di regole comportamentali – aggiunge Lopez -. Il nostro compito è quello di assicurarci che queste regole siano rispettate. Negli ultimi sette anni poi, abbiamo sviluppato la Pets at Work Alliance, per supportare le aziende che hanno interesse a sviluppare questa pratica, proponendo loro il nostro protocollo”. Benessere degli animali, ma anche dei loro proprietari e dell’ambiente, tra gli obiettivi dell’azienda.
“Purina è un’azienda che, nel corso dei suoi 125 anni di vita, si è presa cura dei pet, sviluppando specifiche progettualità per le persone che li amano e poi, negli ultimi anni, prendendosi cura dell’ambiente integrando con attività legate alla sostenibilità – commenta il numero uno di Purina in Italia -. Da sempre la nostra parola d’ordine è innovazione: siamo stati la prima azienda, nel 1950, a sviluppare quella che oggi chiamiamo ‘crocchettà. Era la prima volta che un’azienda riusciva ad includere in una crocchetta tutti i micronutrienti necessari per la nutrizione di un animale da compagnia. Negli anni 90′ abbiamo capito che ogni proprietario aveva una relazione diversa con il suo animale. E’ per questo che abbiamo sviluppato marchi completamente differenti che andassero incontro alle esigenze specifiche di ogni pet. Infine, abbiamo iniziato a occuparci di sostenibilità, un percorso per noi inevitabile”. A proposito di sostenibilità, l’azienda del gruppo Nestlè ha presentato nel corso del Better With Pets Forum, i suoi nuovi impegni con importanti novità in tema ambientale, in particolar modo con un focus sull’agricoltura rigenerativa. “Si tratta di uno dei nostri impegni – ha spiegato Lopez -. Vogliamo assicurare che i nostri ingredienti in futuro provengano da un’agricoltura rigenerativa. L’obiettivo è quello di lavorare a stretto contatto con gli agricoltori locali per aiutarli ad applicare pratiche rigenerative: risparmiando C02, aumentando la biodiversità e soprattutto assicurando che entro la fine del 2030 almeno il 50% di tutti i cereali e i grani di cui abbiamo bisogno vengano da questa pratica dell’agricoltura rigenerativa”.
-foto Italpress-
(ITALPRESS).


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