Interventi per il ripristino della viabilità, la messa in sicurezza di corsi d’acqua e di edifici pubblici danneggiati. Ammontano a 7,8 milioni di euro le risorse, dal Fondo per le emergenze nazionali, stanziate dal Consiglio dei ministri che, su proposta del presidente Mario Draghi, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza, per la durata di 12 mesi, in seguito agli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati dal 17 al 19 agosto scorso nei territori delle province di Ferrara, Modena e Parma.
Le risorse, destinate a coprire l’attuazione delle prime misure urgenti in ambito pubblico, sono state assegnate in seguito alla richiesta presentata dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e all’attività istruttoria eseguita dal Dipartimento nazionale di Protezione civile.
“Un risultato importantissimo, di cui ringraziamo il Governo- ha commentato l’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Irene Priolo-. Un ringraziamento anche al Dipartimento nazionale di Protezione civile e ai tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, per tutto il lavoro che si sta svolgendo insieme ai territori”.
“Ora andiamo avanti- conclude l’assessore-, siamo in attesa dell’adozione dell’ordinanza di Protezione civile, che verrà emanata dopo acquisizione dell’intesa con la Regione Emilia-Romagna e che disciplinerà l’attuazione degli interventi da effettuare durante lo stato di emergenza”.
L’ordinanza disciplinerà anche le modalità di ricognizione dei fabbisogni necessari a riconoscere ulteriori risorse da destinare come primi indennizzi a privati e imprese danneggiate dal maltempo.
Sulla base dei 7,8 milioni già stanziati per il pubblico, verrà predisposto il piano degli interventi (a cui sta lavorando l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile con gli enti locali interessati) da sottoporre al Capo del Dipartimento di Protezione civile, che definirà le disposizioni procedurali per la realizzazione degli interventi da attuare e le modalità di rendicontazione di quelli già eseguiti subito dopo l’ondata di maltempo.