Anche il Comprensorio di Burana è stato interessato dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi: dalla giornata di venerdì sono iniziati i turni di vigilanza e di messa a disposizione del personale e dei mezzi necessari a far fronte all’allerta diramata, in costante coordinamento con la Protezione Civile di Modena e di Ferrara. Le ingenti piogge hanno messo in crisi il sistema di bonifica sebbene fosse già stato interamente predisposto alla ricezione delle acque di pioggia essendo stato preventivamente svasato, ovvero tutta la rete dei canali era stata già portata alle minime quote in virtù delle previsioni metereologiche attese.
A partire dalla giornata di venerdì 18 ottobre sono entrati in funzione i primi impianti di scolo, il Moretta, il Bratellari e il Cipollette a cui si sono aggiunti i pompaggi del Santa Bianca, del Bondeno-Palata e del Pilastresi di Bondeno. Quest’ultimo, tra l’altro, essendo oggetto di lavori di potenziamento del sistema elettrico, ha messo in funzione i due potenti motori Diesel che già altre volte hanno salvato un ampio territorio compreso tra Modena, Mantova e Ferrara.
I pompaggi di Pilastresi sono stati possibili grazie al fatto che il fiume Po, nonostante gli oltre 10 metri di quota toccata nella giornata di sabato 19 ottobre (oggi lunedì 21 ottobre registra quota 11,50 m.sl.m) era in grado di recepire le acque di piena, sebbene sia stato necessario regolamentare in modo molto attento i controcarichi del Canale delle Pilastresi per attenuare la spinta idraulica del fiume Po verso le campagne. Grazie al lavoro dell’impianto Pilastresi è stato quindi possibile indirizzare verso il fiume Po tutte quelle acque in eccesso che sarebbero andate a gravare la rete idraulica di valle del Bacino del Po di Volano già in forte crisi per le abbondanti piogge del giorno precedente.
Accanto ai pompaggi degli impianti di scolo è stata attuata anche una manovra straordinaria tramite la Botte Napoleonica: sono state chiuse prima una luce, poi anche la seconda, del manufatto che permette alle acque di sottopassare il fiume Panaro, in modo da frenare il riversamento di acqua verso il territorio del Primaro nel ferrarese.
Una seconda manovra straordinaria è stata messa in atto per abbassare la quota idrica del Canale Naviglio nella zona dei Prati di San Clemente tramite la regolazione della Presa sul Cavo Canalino del Bosco, così da indirizzare le acque verso l’impianto S. Bianca a Bondeno e alleggerire il Naviglio.
Domenica 20 ottobre una motopompa è stata posizionata in zona Fossalta a Modena per alleggerire la quota del Torrente Tiepido mandando acqua nel fiume Panaro, in accordo con la Protezione Civile.
Sempre in accordo con il Centro Unificato di Protezione Civile di Modena nella giornata di lunedì 21 ottobre sono state posizionate tre motopompe in corrispondenza del Ponte Nuovo in centro a Bomporto per scaricare le acque in eccesso nel fiume Panaro. Altre 7 motopompe sono state posizionate all’interno del comprensorio per agevolare la veicolazione delle acque nelle zone più depresse.
L’area consorziale posta a sud della città di Modena, a causa delle notevoli precipitazioni, è stata interessata da copiose esondazioni di alcuni torrenti naturali come il Nizzola e Rio dei Gamberi che hanno sovraccaricato di acque in eccesso il Canale S. Pietro del Burana.
Al momento i terreni nelle campagne sono interessati da ristagno idrico e faticano a drenare tutta l’acqua ricevuta in questi giorni, acqua che viene lentamente recapitata nella rete dei canali di bonifica così da permetterle di essere smaltita ai recapiti finali anche attraverso gli impianti di pompaggio del Burana. Modena, 21 ottobre 2024