Era stato condannato per analoghe vicende con sentenza divenuta irrevocabile, e dopo aver scontato la sua pena, nel marzo scorso era tornato a vivere presso l’abitazione dei suoi genitori. Dopo una sola settimana di convivenza, spesso sotto l’effetto di alterazione psicofisica derivata dall’uso di sostanze stupefacenti, aveva ricominciato a mettere in atto gravi condotte ai danni dei genitori, sottoponendoli ad atti di violenza fisica, morale e psicologica, ingiuriandoli, minacciandoli e pretendendo da loro quotidianamente denaro.
Le vittime, esasperate e temendo fortemente per la loro incolumità, erano arrivate ad elargire fino alla somma totale di 10 mila euro. L’indagato, un giovane 26enne, si sarebbe macchiato di una serie di condotte illecite per le quali, al termine delle indagini, i carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza a cui le vittime si sono rivolte, lo hanno denunciato alla locale Procura della Repubblica per il reato di maltrattamenti contro familiari e conviventi. La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione nei confronti del giovane dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita ieri mattina.
Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo, dopo essere stato condannato sempre in ordine al reato di maltrattamenti in famiglia, e dopo aver scontato la pena, nel marzo scorso è ritornato nuovamente a vivere presso l’abitazione dei genitori. Tuttavia, già dopo una settimana di convivenza, maltrattava i genitori. In particolare li costringeva ad elargire continue somme di denaro con cadenza quotidiana, tempestandoli di richieste estorsive notte e giorno, minacciandoli che altrimenti avrebbe riadottato le condotte aggressive già tenute in precedenza. In numerose occasioni in preda ai suoi scatti di ira, poneva in essere gesti violenti ed aggressivi, distruggendo oggetti e suppellettili varie presenti nell’appartamento, in alcune circostanze costringeva la madre ad accompagnarlo a comprare sostanza stupefacente in note zone di spaccio, in altre la costringeva ad andare a prelevare il denaro per soddisfare le sue esigenze. In un’occasione l’ha aggredita fisicamente, colpendola con un calcio, le ha sottratto e le chiavi di casa impedendole di allertare le forze dell’Ordine. Il 9 maggio scorso, a fronte del rifiuto del padre a consegnargli il denaro richiesto, lo minacciava, spintonandolo ripetutamente, per poi bloccarlo stringendogli il collo con il braccio per impedire che si difendesse. il 3 giugno scorso nel richiedere con prepotenza la consegna di una somma di denaro colpiva il padre con una sedia alla spalla sinistra e successivamente lo feriva alla gamba avvalendosi di un coltello da cucina, cagionandogli le lesioni giudicate guaribili in 3 giorni.
Ieri mattina i Carabinieri della Stazione di Sant’Ilario d’Enza, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi hanno dato esecuzione arrestando l’uomo, ristretto al termine delle formalità di rito in carcere a disposizione della Procura reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.