ROMA (ITALPRESS) – “Tutto sommato la filiera agroalimentare ha retto meglio di altre la sfida con il Covid e oggi si appresta a essere una protagonista nel rilancio del nostro Paese perchè la qualità del cibo italiano è sicuramente amata dai nostri concittadini e giorno per giorno è sempre più apprezzata all’estero”. Così Stefano Mantegazza, segretario generale della Uila, l’Unione italiana dei lavori agroalimentari, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia di Stampa Italpress.
Il segretario generale Uila ha anche illustrato alcune richieste avanzate al governo. “Siamo in trattative con il governo ormai da diversi giorni”, ha detto. “Abbiamo presentato una piattaforma – ha spiegato – perchè, nonostante tutto, i lavoratori agricoli nel 2020 hanno lavorato meno rispetto al 2019 ed è giusto che siano oggetto di un sostegno. La trattativa è in corso: abbiamo avuto incontri importanti con il ministro dell’agricoltura e il ministro del lavoro. Ci aspettiamo che nel decreto Sostegni bis – ha continuato – ci sia questa attenzione nei confronti dei lavoratori agricoli stagionali attraverso il riconoscimento di un bonus per questa categoria, sono circa 660 mila i possibili aventi diritto. Poi abbiamo chiesto al ministro Orlando un tavolo specifico sul tema degli ammortizzatori sociali”, ha aggiunto, spiegando di avere “avuto garanzie”. “Ci auguriamo – ha affermato – che si trasformino in realtà nei prossimi giorni”.
In merito al contrasto al caporalato, per Mantegazza, l’Italia ha “quella che viene considerata in Europa la migliore legge, n.199 del 2016, che è nata da un progetto del sindacato di categoria e, come spesso capita, è applicata solo in parte”. Anche in tema di sicurezza sul lavoro il Paese “ha leggi molto avanzate rispetto ai partner europei”. “Anno su anno – ha evidenziato – gli infortuni, soprattutto quelli mortali, nel nostro paese sono diminuiti. Ciò non toglie che tre infortuni mortali al giorno rappresentano comunque un dato da brivido. Sicuramente una scelta è incrementare il numero degli addetti ai controlli della sicurezza”. Inoltre, secondo il segretario della Uila, tra le altre cose, “premiare di più in termini, per esempio, di riduzioni contributive le aziende che investono di più in sicurezza è una modalità per incentivare l’imprenditore. L’Italia rispetto all’Europa ha fatto buoni passi in avanti grazie soprattutto all’opera del sindacato ma – ha concluso – la strada da fare è ancora lunga e purtroppo tutta in salita”.
(ITALPRESS).